Continuiamo con le domande e le risposte sul porto. Per contestualizzarle rinviamo QUI alle precisazioni fornite dalla candidata Sindaca per Ravenna in Comune, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, Marisa Iannucci.
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Domanda del Propeller Club:
Dovendo modificare gli strumenti urbanistici, come pensate di agire per facilitare gli insediamenti e lo sviluppo delle attività logistiche portuali?
Risposta di Marisa Iannucci:
Non crediamo alla storiella che qualunque sviluppo della logistica sia indispensabile e positivo per lo sviluppo portuale. Anche slogan come “Italia piattaforma logistica” per il sud Europa rischiano di essere buoni solo per i convegni di settore. Riteniamo che l’ottenimento della tanto celebrata Zona Logistica Semplificata, giacché è stata estesa in pratica a tutti i porti italiani, ne azzeri l’efficacia. Dunque, realisticamente, non intendiamo favorire una modifica degli strumenti urbanistici per favorire l’ulteriore incremento di distese di cemento destinate alle attività logistiche portuali. Troviamo invece più consono, come già detto, agevolare uno sviluppo in senso industriale delle aree retroportuali a condizione del rispetto del vincolo dell’incremento quantitativo e qualitativo dell’intensità di lavoro e del contestuale concorso alla riduzione del numero di impianti a rischio di incidenti industriali per i quali il nostro Comune già esprime un record nazionale.
[nell’immagine: aree destinate alla logistica nel porto di Ravenna. Da Investinitalyrealestate.com, un portale dedicato alla presentazione di offerte di investimento]
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Sei candidati a confronto sul porto di Ravenna: dibattito tranquillo, tante proposte e un po’ di confusione di fronte alla comunità portuale