IL DIBATTITO SUL PORTO: DOMANDA 1

Ieri avrei dovuto partecipare all’incontro pubblico sui temi della portualità e della logistica ravennate organizzato presso il Grand Hotel Mattei di Ravenna dal Consiglio Direttivo del The International Propeller Club Port of Ravenna. Purtroppo un impedimento fisico dell’ultimo minuto non mi ha consentito di essere presente. Me ne sono rammaricata moltissimo in quanto considero lo scalo ravennate come uno dei beni della collettività di maggior valore e mi interessa moltissimo il rapporto con la comunità di persone che trae direttamente un reddito dal nostro porto e contribuisce alla sua valorizzazione a beneficio comune. Poiché le domande che mi sarebbero state rivolte mi erano state anticipate, ho trasmesso all’organizzazione in forma scritta le risposte che avrei riferito di persona. Per ragioni di tempo, è stato riferito, l’organizzazione non le ha lette al pubblico. Ho pensato allora corretto approfittare degli organi di comunicazione di Ravenna in Comune per darne autonomamente diffusione, in modo che anche la mia voce, una voce di parte, certo molto diversa da quella degli altri partecipanti al dibattito, potesse essere ascoltata. Ogni giorno sarà dunque diffusa una domanda e la relativa risposta da me fornita.

Con l’occasione preannuncio che stiamo lavorando alla realizzazione di un incontro di coalizione sul tema porto proprio per l’importanza che riveste nella visione di Ravenna che proponiamo in vista delle prossime elezioni amministrative.

Marisa Iannucci

Candidata Sindaca per Ravenna in Comune,

Rifondazione Comunista, Potere al Popolo

e Partito Comunista Italiano

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Domanda del Propeller Club:

Quali sono per voi gli elementi fondamentali di crescita del Porto di Ravenna, quali misure intendete adottare per favorire gli insediamenti produttivi in ambito portuale ed in generale cosa intendete fare per lo sviluppo dei traffici portuali a Ravenna?

Risposta di Marisa Iannucci:

Gli elementi fondamentali per la crescita non sono variati nel tempo: l’esistenza di spazi per collocarvi nuovi insediamenti ed il buon livello di servizi che lo scalo è in grado di fornire. Il primo è strettamente collegato al ruolo di pianificazione e gestione di SAPIR, che è il soggetto che per ragioni storiche sostituisce l’autorità portuale in gran parte di questi compiti. Il secondo è strettamente legato al ruolo dei lavoratori che, in forma di cooperative o coordinati da imprese, sono in grado di gestire un porto che è un porto canale, ossia una forma di scalo particolarmente complessa.

SAPIR, come noto, è la società per azioni a teorico controllo pubblico costituita prima della Legge Zaccagnini proprio perché le venisse affidata la realizzazione del porto. Questa particolarità ravennate è stata lasciata per troppi anni nelle mani del privato nonostante la maggioranza pubblica. Poiché Ravenna Holding, di cui il Comune è il maggior socio, è a sua volta il più grande dei soci di SAPIR, con circa il 30% delle azioni, è tempo che il Comune ricominci a svolgere un proprio ruolo nella allocazione degli spazi, favorendo l’insediamento a Ravenna di chi è in grado di aumentare sia quantitativamente che qualitativamente la capacità di assumere lavoratori in porto. Va ridimensionata l’aspettativa di un traffico containeristico in aumento per Ravenna e, conseguentemente, va anche ridimensionato lo spazio che si pensa di dedicare a questo fine: il chilometro di banchine realizzato dall’AdSP a questo proposito è assolutamente eccessivo vista l’insuperabile limitazione alla dimensione del naviglio rappresentata, prima ancora che dal pescaggio e quindi dai fondali, dalla lunghezza per il limite rappresentato dalla cosiddetta curva di Marina di Ravenna. Anche nel caso della società TCR che gestisce il terminal container, peraltro, va ripreso il ruolo pubblico evitando che sia unicamente un luogo dove collocare alla presidenza, in forma puramente onorifica, il repubblicano di turno.

In buona sostanza è possibile fare in modo che migliori la percentuale di traffici portuali nazionali che passa per Ravenna garantendo quella continuità nella manutenzione dello scalo che per anni è mancata e promuovendo servizi di elevata qualità attraverso il mantenimento di una elevata professionalità dei lavoratori che li forniscono.

#RavennainComune #Ravenna #IannucciSindaca #amministrative2025 #porto

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ravenna notizie

Sei candidati a confronto sul porto di Ravenna: dibattito tranquillo, tante proposte e un po’ di confusione di fronte alla comunità portuale

Fonte: Ravenna Notizie del 9 maggio 2025

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