ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE

Come tutte e tutti dovrebbero sapere, l’articolo 11 della nostra Carta Costituzionale prevede:

«L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

Oggi pomeriggio, 10 maggio, a Ravenna presso i Giardini Speyer, alle ore 17.00, la nostra candidata Sindaca Marisa Iannucci interverrà ad una passeggiata presidio contro la guerra di Israele a Gaza e il massacro dei palestinesi, organizzata da Potere al Popolo, che fa parte della coalizione di liste che ne sostengono la candidatura. L’evento è sostenuto anche da OSA e Cambiare Rotta.

Ravenna in Comune, come sempre ha fatto, invita alla partecipazione a tutte le iniziative di reale promozione della pace, in cui cioè non si parla a vanvera di pace mentre si sostiene nella realtà l’invio di armi, eserciti o peggio. Come spiega la convocazione:

«Per anni ci hanno ripetuto che i vincoli di bilancio e l’austerità ci imponevano di stringere la cinghia, di tagliare welfare, servizi, salari e diritti. Oggi scopriamo che non era vero niente, che i “sacri” vincoli di bilancio erano falsi idoli e che i soldi improvvisamente appaiono e si possono spendere. Sì, ma per riempire le tasche dell’industria militare. Tutto l’arco parlamentare è concorde sul riarmo, dividendosi solo sui particolari: chi su base nazionale, chi per l’esercito europeo, chi per Difesa comune. Hanno un solo grande problema: la maggioranza dei nostri popoli è contraria a qualsiasi forma di riarmo.
Tutto ciò tocca da vicino anche il nostro territorio cittadino.
A partire dal porto, dove vige una totale opacità rispetto ai trasferimenti di armamenti, eppure è stato documentato il transito della ZIM, compagnia israeliana di trasporto di materiale bellico e poco tempo fa bloccata una fornitura non autorizzata di materiale per armamenti .
Per arrivare al complesso industriale locale, dove la connivenza tra industria e guerra sta diventando sempre più strutturale, con ramificazioni anche nel settore dell’istruzione, dove imprese con chiari interessi nel settore bellico continuano le sue incursioni per inserirsi nelle scuole superiori e nell’ università della nostra città.
Insieme a studenti e lavoratori denunciamo da tempo queste connivenze, e siamo per il blocco del transito di armi nel porto di Ravenna, per lo stop alle ingerenze del complesso militare industriale nel sistema di istruzione e nella vita economica della nostra città
Chiediamo produzioni industriali utili alla nostra gente e al nostro pianeta, non armi capaci di annientare e distruggere. Borse di studio e finanziamenti all’istruzione, non missili. Messa in sicurezza dei territori, non droni militari. Case, non bunker. Energia pulita, non ordigni atomici».

Chiediamo a chi condivide i nostri valori di essere presente.

[nell’immagine: la striscia di Gaza]

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Iniziativa di Potere al Popolo con Iannucci su Gaza: “non una nave, non un euro, non un soldato per la vostra guerra”

Fonte: Ravenna Notizie del 9 maggio 2025

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