IL COSTO DEL LAVORO

Oggi, venerdì 13 giugno, in Piazza del Popolo, a Ravenna, i sindacati confederali tengono un presidio dalle 10 alle 12 davanti alla Prefettura per sollecitare le Istituzioni sul tema della sicurezza del lavoro. Come Ravenna in Comune riteniamo l’iniziativa quanto mai opportuna ed invitiamo a partecipare in un contesto in cui quasi giornalmente si susseguono episodi che mettono a rischio o in cui rimangono feriti o addirittura uccisi lavoratrici e lavoratori. L’ultima grave conseguenza a Ravenna ha riguardato un lavoratore che, secondo quanto riporta la stampa, sarebbe rimasto ferito dalle forche di un muletto. Ossia un tipo di accadimento talmente prevedibile da costituire l’ABC di qualunque procedura per il lavoro in sicurezza. Eppure è capitato mercoledì alle Bassette. Il 3 giugno nei campi di Solarolo era rimasto ucciso un lavoratore agricolo. Anche in questo caso l’ipotesi è che siano state le forche di un mezzo agricolo adattato a muletto. È inaccettabile. Così come è inaccettabile che, come lamentano i sindacati, non vengano rinnovati gli accordi in tema di sicurezza, tra cui il protocollo di sicurezza del porto.

Accordi che, peraltro, da soli, non bastano. Durante il mandato 2016-2021 il nostro capo gruppo in Consiglio Comunale, Massimo Manzoli, si espresse così sui patti e i protocolli: «Si fanno da dieci anni, ma io ho un approccio scientifico: nonostante i protocolli nel giro di 5-6 anni sono morte due persone nel porto allo stesso modo, quindi il protocollo è uno strumento di facciata non efficace, lo dicono i dati non Manzoli. E cito Calamandrei, quando parlava della Costituzione: i protocolli e gli osservatori sono pezzi di carta, li lascio cadere e non si muovono. Perché si muovano bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere le promesse, e la propria responsabilità».

Occorre l’Osservatorio sulla Sicurezza e Legalità del Lavoro, approvato dal Consiglio Comunale durante quello stesso mandato e mai attuato. Occorrono verifiche numerose e a sorpresa. E conseguenze per chi sgarra. Occorre il reato di omicidio di lavoro. Occorre, soprattutto, che venga meno quella combinazione di interessi tra potere politico e potere economico e finanziario sulla pelle di lavoratrici e lavoratori. Sappiamo bene come una tra le più importanti cause di insicurezza sia rappresentata dal contesto in cui si svolge il lavoro e dalla debolezza di lavoratori che si trovano sotto il ricatto di contratti penalizzanti. La catena del subappalto è micidiale nella frammentazione della posizione di lavoratrici e lavoratori. Una delle più importanti aziende a farne uso ed abuso è Marcegaglia. Quella stessa Marcegaglia ricevuta pochi giorni fa, il 6 giugno, a Bologna, dal Presidente e dal Vicepresidente della Regione. Cioè da Michele de Pascale che ben conosce la politica di Marcegaglia in quanto ex sindaco di Ravenna e Vincenzo Colla, che pure ben sa di cosa siano capaci fratello e sorella padroni visto il passato di sindacalista CGIL. Eppure nessun cenno è stato fatto da entrambi all’inaccettabilità di una politica di sistematico sfruttamento che è direttamente legata al livello di rischi (e di morti) che colpisce gli stabilimenti del Gruppo. Tutt’altro. I due vertici Istituzionali dell’Emilia-Romagna hanno plaudito senza condizioni agli «investimenti che qualificano i processi produttivi in chiave ambientale, migliorano la qualità del lavoro». Investimenti di Marcegaglia che, in realtà, qualificano il portafoglio dei fratelli padroni e basta.

Nel tornare ad invitare a partecipare al presidio di oggi, Ravenna in Comune chiede ai sindacati di non dimenticare le condizioni che creano insicurezza, morti e feriti. Marcegaglia non è un benefattore dell’umanità ma un soggetto che, se gli si dà la possibilità, continuerà ad estrarre il massimo profitto a qualunque costo. Costo che continueranno ad essere lavoratrici e lavoratori a pagare.

[nell’immagine: la lieta rimpatriata dei fratelloni Marcegaglia con un ex sindacalista ed un ex sindaco]

#RavennainComune #Ravenna #lavoro

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Salute e sicurezza sul lavoro: presidio di Cgil, Cisl e Uil

Fonte: Ravenna24Ore del 12 giugno 2025

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