Continuiamo con le domande e le risposte sul porto. Per contestualizzarle rinviamo QUI alle precisazioni fornite dalla candidata Sindaca per Ravenna in Comune, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, Marisa Iannucci.
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Domanda del Propeller Club:
Quale ruolo e funzione ritenete debba avere la SAPIR e come agireste quali azionisti di maggioranza relativa?
Risposta di Marisa Iannucci:
Come detto, il reale pianificatore di insediamenti e sviluppo portuale a Ravenna è sempre stato SAPIR anche dopo l’istituzione dell’Autorità Portuale negli anni “90 del secolo scorso. La separazione tra l’azione di SAPIR come detentore di terreni e quella di operatore commerciale, più volte promessa, va dunque attuata proprio per scongiurare che lo scopo della pianificazione si riduca ad evitare che a Ravenna arrivino concorrenti dei privati soci di SAPIR. Non condividiamo il fatto che l’unico interesse nella detenzione di quote più o meno importanti di società private da parte del Comune sia limitato all’intascare i dividendi comunque questi siano prodotti. Questo vale per Hera che fa soldi sottraendoli ai cittadini ravennati e poi rigirandone una quota al Comune. Ma vale anche per Sapir. Non è indifferente che gli introiti derivino dall’affitto di aree all’Autorità Portuale o invece dal successo come operatore portuale. Di certo riteniamo indispensabile che la presenza pubblica renda possibile l’eccellenza di Sapir in campi come la sicurezza del lavoro, la qualità dei rapporti di lavoro, la ricerca di una sostenibilità ambientale nell’attività portuale, il perseguimento di un’etica della professione che escluda il trattamento di merceologie quali armi, legnami non consentiti, ecc. In altre parole, la presenza del Comune in Sapir deve servire a che Sapir faccia da apripista per il mondo imprenditoriale portuale nel perseguire finalità di pubblico interesse e non, al contrario, che Sapir si limiti a seguire le indicazioni di Confindustria o, peggio, dei privati che ne detengono quote e che, al contempo, sono imprenditori portuali. Situazione, quest’ultima, che l’ha caratterizzata negli ultimi anni.
[nell’immagine: Sapir]
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