IL DIBATTITO SUL PORTO: DOMANDA 2

Continuiamo con le domande e le risposte sul porto. Per contestualizzarle rinviamo QUI alle precisazioni fornite dalla candidata Sindaca per Ravenna in Comune, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, Marisa Iannucci.

[nell’immagine: l’opera “Rinoceronti” all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale. Il dipinto murale di Davide Rivalta è ora invisibile nella sua forma originaria a seguito dell’erezione di un muro a metà della sala]

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Domanda del Propeller Club:

Qual è la vostra visione di una ipotetica cabina di regia nazionale delle AdSP ovvero di una società pubblica che gestisca insieme porti e interporti italiani?

Risposta di Marisa Iannucci:

Una unica regia è indispensabile considerando che in Italia ci sono 144 porti gestiti da 16 autorità di sistema e Ravenna è l’unica a gestire un solo porto. Nel mondo ci sono alcuni player che nel tempo sono diventati sempre più grandi. Alcuni operano anche a Ravenna come MSC (n.1 nel trasporto container e presente in tante altre attività), Grimaldi (nei traghetti), Royal Caribbean (n. 2 nelle crociere). E poi ci sono i fondi di investimento che anche a Ravenna hanno fatto il loro ingresso. Immaginare che una AdSP, Ravenna inclusa, abbia la capacità tecnica/manageriale per poter dialogare alla pari con soggetti di queste dimensioni fa ridere i polli. Di solito a questi giganti vengono semplicemente stesi tappeti rossi. I player chiedono ingenti investimenti infrastrutturali per arrivare o rimanere. Il pubblico, solitamente, paga. I risultati in termini di sviluppo dei traffici, invece, non sempre arrivano. Non ci sono ragioni per ritenere che Ravenna faccia eccezione.

Se una regia nazionale è auspicabile, non è invece auspicabile la decisione recentemente annunciata dal duo Salvini/Rixi di affidare questa guida ad una società per azioni in cui entrino proprio quei player privati con cui dovrebbe confrontarsi. Il rischio che prosegua lo spreco di risorse sin qui avvenuto è elevatissimo. Peggio ancora sarebbe se avvenisse una trasformazione, per il momento esclusa, dei singoli enti porto in società per azioni private in tutti i sensi. Anche quel poco di pubblico rimasto nel porto di Ravenna ci sarebbe sottratto.

#RavennainComune #Ravenna #IannucciSindaca #amministrative2025 #porto

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I sei candidati sul porto. Dalle strategie di viabilità al doppio ruolo di Sapir

Più o meno preparati, hanno condiviso le idee principali sul trasporto ferroviario e interventi sul traffico. Differenze sulla società terminalista

Fonte: Il Resto del Carlino del 10 maggio 2025

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