Raffaella Sutter: Come ho votato nel CC del 01 agosto

Nel Consiglio Comunale del 1 agosto è stata approvata la deliberazione relativa a

INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE E ISTITUZIONI (art.42, comma 2, lett. m del D.Lgs 18.8.2000 n.267).

La maggioranza ha proposto un emendamento che è stato approvato introducendo per la prima volta la pubblicizzazione dei procedimenti e la possibilità di autocandidatura:

“Art 5) Procedimento di nomina o designazione. Il Comune di Ravenna, ferma restando la piena competenza e discrezionalità del Sindaco ad individuare e nominare soggetti che siano in possesso di idonei requisiti, rende noto con cadenza annuale con decorrenza dall’anno 2017, a mezzo sito Internet, l’elenco degli enti, aziende, istituzioni e società in cui sono previste nomine o designazioni dirette da parte dell’Amministrazione comunale, da effettuarsi nel corso dell’anno medesimo a seguito di scadenza dei relativi organi.I cittadini interessati, in possesso dei prescritti requisiti, potranno avanzare la propria candidatura relativamente agli incarichi da conferire, dichiarando la condivisione degli obiettivi di mandato dell’ente per la specifica area di attività della nomina ed il possesso dei requisiti di cui agli articoli 2 e 3.”

Io nella precedente conferenza dei capigruppo avevo proposto invece , come già molti comuni fanno, un vero e proprio avviso pubblico con procedure più marcate di trasparenza e pubblicizzazione delle candidature.
In conferenza dei capi gruppo, su proposta delle opposizioni erano già stati introdotti altri elementi di novità non presenti nella precedente legislatura, tra cui il principio della non cumulabilità delle cariche che prevedano compensi o gettoni di presenza , fatto salvo che si opti per una sola indennità di carica o gettone di presenza.

Io ho proposto due emendamenti.

 Il primo  relativo alla sostituzione dell’art 7 precedente (Pari Opportunità: Nella nomina o designazione di rappresentanti dovrà essere assicurata la presenza di persone di entrambi i sessi secondo le indicazioni e gli indirizzi previsti dalla normativa nazionale ed europea.) con un nuovo articolo:

  • “ Rispetto della parità di genere: Nel complesso degli incarichi per i quali si procede alla nomina o designazione dovrà essere perseguito l’obiettivo dell’equilibrio di genere e, ove possibile, anche all’interno del singolo organo qualora le nomine o designazioni siano più d’una.”

Emendamento che è stato approvato , votato dalla maggioranza e dai consiglieri di Cambierà.

 Il secondo  emendamento , mutuato dal regolamento del Comune di Milano, e già presente in regolamenti di altri comuni, era finalizzato a garantire maggiore trasparenza ed evidenza pubblica delle nomine, anche senza prevedere, come sarebbe ottimale, la pubblica audizione aperta alla cittadinanza.

“Adempimenti del Sindaco e audizioni consiliari”

  • 1.Il Sindaco dà tempestivamente comunicazione delle persone che intende nominare o designare al Presidente del Consiglio comunale. Il Presidente rimette immediatamente gli atti alla Commissione competente, eventualmente in riunione congiunta con altre commissioni consiliari.
  • 2.È facoltà del Presidente delle suddette Commissioni, entro 5 giorni dalla comunicazione di cui al precedente comma, disporre l’audizione pubblica delle persone che il Sindaco intende nominare o designare, perché illustrino il proprio curriculum e per esporre gli obiettivi e le linee d’azione relative all’incarico stesso.
  • 3.L’audizione può essere preceduta dalla formulazione di domande scritte da parte dei componenti della commissione.
  • 4.Il resoconto o la registrazione delle audizioni devono essere tempestivamente trasmessi al Sindaco.
  • 5.L’esito delle audizioni non pregiudica il potere di nomina e designazione spettante al Sindaco”

Questo emendamento non è stato approvato essendo stato votato solo dall’opposizione.

Inoltre è stato approvato un emendamento di Cambierà, che anch’io ho votato, finalizzato ad eliminare tra i requisiti richiesti per le nomine, ai cittadini extra-ue, quello della residenza a Ravenna da almeno tre anni.

Ho infine dichiarato sull’intero atto deliberativo un voto di astensione motivato dall’essere stati introdotti alcuni elementi di maggior trasparenza rispetto al testo precedente, anche se non ancora sufficienti a garantire la massima pubblicizzazione delle nomine, tali da non costringermi ad un voto contrario e motivato anche dal non essere stato accettato il mio emendamento sulle audizioni in commissione consiliare dei nominandi, emendamento la cui accettazione consideravo dirimente per esprimere un voto favorevole, in quanto sul tema delle pubbliche audizioni mi ero impegnata in campagna elettorale aderendo alla campagna o “Sai chi voti”.

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