USTICA

27 giugno 1980 – 27 giugno 2025. Dopo 45 anni: Giustizia NON è fatta.

Alle 20.59 del 27 giugno 1980 un aereo precipitava nel nulla con 81 persone. Per la nostra democrazia sotto tutela continua a restare un segreto di Stato. Che sia scomparso dai radar entro uno scenario di guerra sui cieli della Repubblica è il frammento di verità faticosamente stabilito dalla Giustizia italiana:

 «L’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti».

Ravenna in Comune onora quelle vittime e chi ha continuato ad onorarne la memoria. Nessun rispetto verso chi nello Stato continua a tenere in maggior considerazione i vincoli imposti dalla NATO rispetto alla sovranità popolare costituzionale. Nessuna alleanza è possibile con forze politiche che si riconoscono nel vincolo atlantico. Ora più che mai, anche nel ricordo di Ustica, si deve comprendere che solo l’uscita dalla NATO consentirà al nostro Paese di provare ad essere quella democrazia che la nostra Costituzione ha prefigurato per l’Italia. 

[Nella foto, immagine dal sito del Museo per la memoria di Ustica, a Bologna]

#RavennaInComune #ustica #DC9

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Daria Bonfietti: “E’ sempre il giorno del nostro diritto alla verità”

Il 27 giugno 1980 la strage di Ustica in cui morirono 81 persone. 45 anni di inchieste e ricerca della verità ma su cui incombe una richiesta di archiviazione

Fonte: RaiNews del 27 giugno 2025

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