La memoria spesso può fare brutti scherzi. Per questo ci si affida, altrettanto spesso, a “rimedi” tecnologici su cellulare e simili. Una volta si usavano i bigliettini da attaccare al frigorifero con i magneti. Se ci venisse l’idea di ricorrere a quest’ultimo sistema per tenere a mente, in vista delle prossime elezioni, i guasti combinati dalla maggioranza uscente, ci ritroveremmo l’intera superficie dello sportello rivestita di promemoria.
C’è tutta la serie delle incompiute. Due esempi. Il Palazzetto dello Sport è uno. Una roba arrivata, per ora, a 24 milioni di euro di costo. Un incremento di una decina di milioni rispetto a quanto originariamente comunicato nel lontano 2017 e di cui non si intravvede la conclusione. Il ponte di Ragone è un altro. Annunciato dopo lunga attesa nel 2019, vede i lavori in corso di svolgimento ma il loro termine rinviato continuamente. E se nel primo caso oltre alla figuraccia, abbiamo un danno economico, nel secondo, oltre agli stessi aspetti, si aggiunge la batosta che ha colpito la comunità locale a causa dell’interruzione del traffico.
Poi c’è l’elenco dei completamenti in ritardo. Anche qui qualche esempio. Il parco della caserma Dante Alighieri, ribattezzato Francesca da Polenta, è stato dichiarato finito solo per finta alla fine dello scorso anno quando ancora manco c’era l’erba (l’abbiamo vista spuntare solo adesso) e tanto meno gli alberi, dopo che il primo annuncio lo aveva dato de Pascale nel 2018 con la promessa che “i lavori cominceranno fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020”. E avrebbero dovuto vedere la fine, sempre secondo de Pascale per la metà dell’anno successivo: “In estate sarà il quarto grande parco della città”. Bumbalà! Altro esempio, e altro ponte, è l’attraversamento del Lamone tra Torri e Grattacoppa, con l’inizio dei lavori annunciato nel 2018 per il 2019, la chiusura al traffico nel 2021 e la riapertura solo due anni e mezzo dopo!
Gli annunci a vuoto. Anche qui solo un paio dei moltissimi esempi che si potrebbero tirar fuori. La nuova sede della Polizia Municipale. Del suo trasferimento si parla dal 2010! Ad inizio del mandato de Pascale aveva confermato la sua realizzazione in Via delle Industrie ma è stata tutta una presa in giro. Il distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco ora ancora vicino al Cimitero non doveva accompagnare la riqualificazione di Fabbrica Vecchia e Marchesato a Marina di Ravenna? Niente da fare anche in questo caso. E il Mercato Ittico da riqualificare, sempre a Marina di Ravenna? Al momento non pervenuto!
Le fregature senza preavviso. Al di fuori di ogni programma elettorale, ribaltando anzi decisione assunta in precedenza, la maggioranza di centrosinistra ha fortissimamente voluto ed ottenuto una bomba galleggiante, un rigassificatore, a pochi chilometri dalle spiagge turistiche di Punta Marina. Le Torri Hamon che aveva promesso di tutelare in appositi strumenti di programmazione sono state buttate giù col plauso dell’Amministrazione.
Un capitolo a parte lo merita la devastazione del verde urbano, del forese e dei lidi mentre, a parole, viene raccontato tutto il contrario. La vicenda del cosiddetto Parco Marittimo, con i rifiuti interrati e gli alberi abbattuti urla ancora vendetta.
Un altro spazio se lo conquista la copertura del suolo, a livelli da record (certificato da ISPRA) italiano, con case e casette nuove nuove (nonostante l’enorme numero di immobili vuoti), supermercati e via così in bellezza.
Infine, ma solo perché la porta del frigo è ormai piena, il disastro delle alluvioni, con il ridicolo/vergognoso scarica barile su nutrie e ambientalisti e l’autoassoluzione da ogni responsabilità del centrosinistra. Nonostante Ravenna in Comune avesse denunciato per anni la mancanza di risorse dedicate alla manutenzione dei territori e avesse dichiarato il voto contrario ai bilanci comunali proprio per questo motivo.
Ce ne sarebbe un’altra carrettata da dire ed appiccicare al frigo. Ravenna in Comune ha molta fiducia nella memoria della cittadinanza ed invita ad un voto consapevole i prossimi 25 e 26 maggio.
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Ravenna in Comune insiste sui dubbi e sui rischi legati al rigassificatore