PROMEMORIA PER IL NUOVO CONSIGLIO: IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO ACCUMULA RITARDI

Nel gennaio 2019 il Consiglio Comunale ha approvato il PUMS cioè il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che ha al suo interno un nostro emendamento introdotto in sede di adozione. Era stato il capogruppo di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, infatti, a proporlo:

“Analizzare la fattibilità tecnico-economico (nel breve periodo) di un trasporto pubblico a zero emissioni e gratuito per i cittadini del Comune di Ravenna al fine di prevederne la possibile applicabilità entro dieci anni dall’attuazione del piano (lungo periodo)”.

Proprio a seguito dell’integrazione del PUMS con questa previsione, il Piano è stato approvato in via definitiva con il nostro voto favorevole.

Oggi esce di scena quella consigliatura e ne inizia una nuova che, esauriti gli adempimenti formali, darà corso ad un nuovo ciclo consigliare. Il PUMS, però, resta. Compreso l’obiettivo della graduale introduzione di servizi gratuiti di trasporto pubblico ad emissioni zero, fino ad arrivare alla completa gratuità del servizio e alla completa sostituzione dei mezzi. Lo scopo, evidente, è quello di ridurre il traffico veicolare privato, responsabile di gran parte delle emissioni legate alla mobilità. Mentre la gratuità concorre a incentivare l’utilizzo dei trasporti pubblici per l’intera cittadinanza.

In Emilia-Romagna si sono fatti passi in avanti sul fronte della gratuità dei servizi nel trasporto pubblico scuola-casa per gli studenti sino ai 19 anni. Per quanto riguarda Ravenna siamo invece praticamente fermi al momento degli annunci per quanto riguarda le emissioni. De Pascale, nella sua campagna elettorale durata cinque anni, ha promesso autobus da alimentare ad idrogeno, attraverso un protocollo di sperimentazione, e l’acquisto di 14 bus a emissioni zero con risorse stanziate dallo Stato. Finanziamenti che ci sono stati accordati non per meriti ma per demeriti: il fatto di rientrare tra le città più inquinate d’Italia!

Da un’analisi appena diffusa dall’Osservatorio sulla Mobilità (sulla base di dati Aci) il 55,8% degli autobus pubblici in circolazione nella nostra Provincia appartiene alle categorie da Euro 0 ad Euro 4, ossia sono tra i più inquinanti. Al lato opposto della classifica in Regione, quello virtuoso, c’è Reggio Emilia, dove gli autobus dello stesso tipo si fermano al 26%.

Annunci a parte, per i quali de Pascale è maestro senza pari, la strada per raggiungere l’obiettivo che abbiamo fatto includere nel PUMS è ancora lunga ed il raggiungimento del traguardo tutt’altro che scontato. Valga da monito per chi siederà sui banchi del prossimo Consiglio: sulla base dei precedenti storici le Amministrazioni trovano più semplice promettere che mantenere! Come Ravenna in Comune promettiamo qualcosa anche noi: anche da fuori Consiglio vigileremo attentamente sull’attuazione delle misure previste a sostegno della diffusione di trasporto pubblico gratuito a zero emissioni.

[nell’immagine, la sperimentazione di un bus a idrogeno a Ravenna. L’hydrobus, un ibrido a idrogeno e metano, ha concluso in maniera fallimentare la propria sperimentazione nel 2017 durante il mandato di de Pascale]

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Autobus e inquinamento, nel ravennate solo il 44% dei mezzi è un Euro 5 o 6. In Emilia-Romagna il 55,9% degli autobus pubblici circolanti appartiene alle categorie emissive Euro 5 ed Euro 6

Fonte: RavennaToday del 3 ottobre 2021

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