DARSENA: LA SOPRINTENDENZA BOCCI IL PROGETTO

Abbiamo letto della proclamazione del vincitore nel concorso di idee bandito dal Comune e intitolato, un po’ pomposamente, “Hub Intermodale della Stazione Ferroviaria di Ravenna Cerniera Urbana tra Città Storica e Darsena di città”. Sgombriamo immediatamente il campo dal dubbio che la soluzione vincente non ci piaccia: è proprio il contenuto messo a bando che riteniamo sbagliato.

Il fatto che di quel contenuto sia stato rivestito un concorso di idee e non un appalto per realizzarlo è buona cosa. In genere, dalle nostre parti, dai concorsi di idee non viene mai fuori niente. Se i precedenti insegnano qualcosa, basta guardare al bando per rifunzionalizzare l’ex trasbordatore della Darsena di Città o quello per l’arredo del molo Zaccagnini. Banditi, premiati, dimenticati.

No, è proprio il contenuto che non ci soddisfa. Una brutta accoppiata di carenza di immaginazione programmatoria e ripetizione all’infinito dello stesso modello fallimentare. Abbiamo l’ennesimo ripetitivo e inutile collegamento solo pedonale che bypassa i binari, sopraelevato questa volta, dopo i due sotterranei. Tutto a pochi metri di distanza l’uno dagli altri. Abbiamo anche un nuovo parcheggio pubblico trasformato in parcheggio a pagamento. Un “bel” multipiano da affidare, presumibilmente, alle cure di Azimut. Abbiamo la trasformazione di quella che doveva essere la valorizzazione del fabbricato ex Dogana, appositamente acquistato dall’Erario, in un nuovo palazzone in affaccio al Canale. L’ennesimo, considerati i progetti appena resi noti da CMC e Bagnari/Gamberini.

Lo leggiamo anche in una lettera appello scritta da un lettore al Corriere di Romagna e pubblicata domenica. La pubblichiamo di seguito condividendone, alla lettera, le conclusioni. “Per fortuna che esiste la Soprintendenza. Speriamo faccia valere il punto di vista per cui ha ragione di esistere”.

ERRATA CORRIGE: Ci dispiace deludere il lettore del Corriere, ma dobbiamo rettificare, perché era sfuggito anche a noi: alla Soprintendenza il concorso di idee piace, per cui non ci si può contare per fermarlo. Ci toccherà vincere le elezioni per risolverla! 

[L’immagine rappresenta il rendering dell’idea che ha vinto il concorso (sopra) e l’attuale accesso alla Darsena (sotto) da Via Magazzini Anteriori]

#RavennainComune #Ravenna #amministrative2021 #darsena #stazione

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“La Soprintendenza bocci il progetto”

Il Comune ha scelto il progetto di collegamento del centro con la Darsena e ha reso pubblico i rendering, con il plauso generale, forse dovuto all’entità dei fondi necessari per realizzarlo. Molti probabilmente considerano virtuoso il fatto che vengano investiti tanti soldi pubblici, indipendentemente da come. Il progetto, lato Darsena, a prima vista è accattivante con l’accesso all’acqua, un anello pedonale che la collega al centro, i palazzi con il tetto erboso ed un parcheggio multipiano senz’altro utile. Ma guardiamo meglio le proporzioni. Passando nella zona non si può farea meno di notare due palazzoni altissimi, in via Magazzini Anteriori, frutto di un vecchio modo di edificare, fuori contesto in città. Ebbene, dal rendering si capisce che questi brutti palazzoni non saranno più fuori contesto, perché l’edificio della dogana diventerà alto come quelli e sarà di vetro specchiato. Lo stesso per continuità visiva accadrà in viale Pallavicini con un altro edificio, sempre specchiato con il tetto verde erba probabilmente per compensare l’abbattimento degli alberi necessario a fargli spazio. E in centro, fra questo palazzone e la stazione si osserva un altro ecomostro. Dove ora c’è il deposito delle biciclette (non bello ma dal sapore provinciale), un chiosco di piadina e del verde, ci sarà un unico edificio relativamente basso e lungo fino al palazzone, quindi, giù tutto il resto e addio alla bella fisionomia di viale alberato che arriva alla stazione. L’armonia dell’attuale zona, caratterizzata da viali alberati che portano alla stazione, verrà definitivamente compromessa. Ora usciti dalla stazione si fanno pochi passi e si vede il bellissimo scorcio dei giardini Speyer con il retro della Basilica di San Giovanni e si assapora subito l’aria che si respira nella nostra città. Con il progetto, usciti dal centro si vedrà l’inizio della passerella pedonale e ciclabile che partirà dai Giardini Speyer e comprometterà la vista sulla chiesa. Quanto ci metterà poi ad essere degradata? Piena di scritte e di rifiuti? Lasciatemi esprimere un’opinione personale, questo progetto è brutto da togliere il fiato: compromette la fisionomia del centro storico riempendolo di vetro, cemento, specchi a scapito di alberi e verde. Non ha nulla di elegante, nulla di moderno. Non c’entra con la nostra città. Quei soldi dovrebbero essere spesi meglio. Guardo il progetto e penso: “per fortuna che esiste la Soprintendenza”. Spero faccia valere il punto di vista per cui ha ragione di esistere.

Lettera firmata

Fonte: Corriere di Romagna del 16 maggio 2021

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