STAFFETTA PER ASSANGE: IN PIAZZA DEL POPOLO IL 17 ALLE 17

Oggi, sabato 17 febbraio, alle ore 17.00, davanti al Palazzo del Comune, in Piazza del Popolo, fa tappa a Ravenna la Staffetta per Julian Assange. Si tratta di uno degli appuntamenti finali di una sorta di maratona speciale che ha coinvolto diverse località dell’Emilia-Romagna, compresa Bologna, per chiedere a gran voce la liberazione del fondatore di WikiLeaks. Si tratta di un appuntamento promosso dalle attiviste e dagli attivisti dei Movimenti per la scarcerazione del giornalista australiano, in collaborazione con Amnesty International e altre associazioni del territorio. L’iniziativa è sostenuta da Anpi nazionale, Fnsi, Articolo21 e Arci regionale.

L’organizzazione ricorda che: «il giornalista australiano è detenuto da oltre quattro anni in un carcere di massima sicurezza londinese, senza accuse né processo; il 17 giugno 2022 è stato firmato l’ordine di estradizione verso gli USA, dove rischia fino a 175 anni di carcere per aver rivelato al mondo la verità sugli abusi e i crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e in Afghanistan. Questa battaglia va oltre l’uomo Assange, perché se Julian pagherà con la vita l’aver svolto il suo mestiere fino in fondo, saranno a rischio il giornalismo investigativo libero e il nostro diritto a conoscere la verità su fatti di pubblico interesse, valori fondamentali della democrazia. Perciò non possiamo permettere che Julian venga estradato. Invitiamo tutte e tutti a unirsi a noi in questa maratona per Julian e per il futuro dei nostri diritti! E per prepararci alla grande manifestazione prevista per il 20 febbraio 2024 (il cosiddetto giorno X) alle ore 17 a Milano, davanti al Consolato britannico».

Come Ravenna in Comune abbiamo sostenuto, in quanto parte del Coordinamento per la libera informazione, la riuscitissima serata del 31 gennaio scorso in cui, in una sala Ragazzini straripante di persone, si è tenuto l’incontro condotto dalla giornalista Stefania Maurizi dal titolo “Il potere segreto. Il caso Assange e WikiLeaks”. È stato solo l’ultima, in ordine di tempo, delle iniziative che abbiamo promosso o concorso a realizzare nell’ambito della campagna per la liberazione di Julian Assange. I giudici dell’Alta corte britannica si riuniranno il prossimo 20-21 febbraio per decidere sulla sua estradizione dal Regno Unito, dove è imprigionato dal 2019, recluso nel carcere londinese di Belmarsh, dopo essere stato prelevato dall’ambasciata dell’Ecuador dove si era rifugiato nel 2012.

Come Ravenna in Comune abbiamo promosso già dallo scorso anno il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange. Molte città in Italia e nel mondo lo hanno già fatto. Avevamo chiesto che la nostra proposta fosse discussa e votata dal Consiglio Comunale prima del 20 febbraio. E, visto che il Sindaco ha avuto modo di affermare, in difesa della libertà di informazione, che «il rapporto fra politica, soprattutto nel caso di chi esercita ruoli istituzionali anche a livello locale, e libera stampa è alla base della nostra democrazia», gli avevamo chiesto di esercitare il ruolo che rivendica facendosi lui stesso promotore in Consiglio Comunale della cittadinanza a Julian Assange. Roma, di cui è sindaco Gualtieri, il collega di partito di de Pascale, ha appena votato la cittadinanza onoraria nella capitale. De Pascale, invece, ha perso anche questa occasione. Le cose che per lui contano non le manca mai, invece, che si tratti della esposizione della bandiera dello Stato di Israele, a sostenerne i massacri, o l’appoggio all’invio di armi nella guerra ucraina, invece di chiedere in entrambi i casi il cessate il fuoco.

Anche per questo, per differenziare la posizione di Ravenna e delle ravennati e dei ravennati da quella del Sindaco, Ravenna in Comune invita a partecipare, oggi pomeriggio, davanti a Palazzo Merlato.

#RavennainComune #Ravenna #FreeAssange

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Passa anche da Ravenna la ‘staffetta’ per Julian Assange: un presidio in piazza

Fa tappa anche in città la mobilitazione organizzata da Amnesty e varie altre associazioni per il giornalista australiano detenuto a Londra

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p data-amp=”amp-abstract”>Fonte: RavennaToday dell’8 febbraio 2024

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