KHALED ANCORA BLOCCATO IN ISRAELE

Ieri il Comitato Free Khaled, sorto per la liberazione di Khaled el Qaisi, ha confermato la sua avvenuta scarcerazione da parte degli israeliani benché gli sia impedito il rientro in Italia. Come avevamo reso noto il cittadino italiano Khaled el Qaisi, studente alla Sapienza di Roma, era stato arrestato un mese fa, il 31 agosto, al controllo bagagli del valico di Allenby tra Cisgiordania e Giordania. Si apprestava a far ritorno in Italia, insieme alla moglie Francesca Antinucci e al figlio Kamal di 4 anni. Era rimasto in detenzione, senza notifica dei motivi del suo trattenimento e con difficoltà persino nell’incontrare il suo avvocato, in violazione di tutti i principi internazionalmente riconosciuti benché normalmente disconosciuti da Israele. Come informa Amnesty International, che segue questo caso, Israele trattiene in detenzione in violazione del diritto internazionale e del giusto processo 5.000 palestinesi, di cui oltre 1.200 senza accusa né processo.

L’altro ieri si era svolta una manifestazione nazionale davanti a tutte le sedi della RAI per ottenere che il servizio pubblico, che mai aveva dato notizie di quanto accaduto, rompesse il muro del silenzio. Solamente a seguito della protesta era finalmente stato comunicato quanto stava avvenendo ad un cittadino italiano vittima dell’apartheid israeliano.

Ha precisato il Comitato circa la scarcerazione: «È una notizia che conforta anche se permane uno stato di limitazione della libertà con indagini ancora in corso. I giudici hanno infatti disposto il divieto di espatrio fino all’8 ottobre e l’obbligo per Khaled di rimanere a disposizione delle autorità. Daremo aggiornamenti sulle sue condizioni e sui dettagli del rilascio una volta stabilito un contatto diretto con lui. In questo contesto, il comitato per la liberazione di Khaled e la sua famiglia restano vigili su una situazione ancora molto delicata, fino alla sua piena e definitiva soluzione».

Nella presente situazione, come Ravenna in Comune confermiamo quanto più volte richiesto e cioè «che anche il Consiglio Comunale ravennate adotti con voto unanime, al di là delle appartenenze partitiche, come avvenuto nel Consiglio di Roma V, una mozione per il ritorno libero in Italia del cittadino italiano Khaled el Qaisi e la sua restituzione alla famiglia. Chiede inoltre che venga valutata l’adesione della Città di Ravenna al Comitato costituito per lo stesso motivo».

[immagine condivisa dal profilo fb di Francesca Antinucci]

#RavennainComune #Ravenna #FreeKhaled #AmnestyInternational

_________________________________

Scarcerato Khaled El Qaisi

Fonte: il manifesto del 1° ottobre 2023

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.