LE SCUOLE SONO SCUOLE, NON SONO SEGGI ELETTORALI

Il programma di mandato 2021-2026 del Sindaco de Pascale presentato il 30 novembre in Consiglio comunale dichiara che “Le istituzioni scolastiche, i servizi educativi sono presidio insostituibile di democrazia, socialità, innovazione sociale e culturale e come ci ha ben mostrato la pandemia, a scuola si combattono le disuguaglianze e si costruiscono gli immaginari di futuro, di progetti di vita, per ragazzi e ragazze che arrivano da contesti di svantaggio e fragilità.”

Il Comune di Ravenna, a dimostrazione di quanto ritenga presìdi insostituibili le istituzioni scolastiche provvede anche a sospendere le lezioni nei territori interessati da manifestazioni sportive quali il Giro d’Italia o Ironman.

Nel Comune di Ravenna sono presenti 165 seggi elettorali. 150 di questi hanno sede in istituzioni scolastiche, prevalentemente scuole primarie e scuole secondarie di primo grado, le vecchie elementari e medie. Ad ogni consultazione elettorale o referendaria le lezioni vengono sospese per migliaia di studenti per due o tre giorni, in base al tempo scuola effettuato. Quest’anno scolastico 2021/2022 è infatti partito immediatamente proprio con le elezioni amministrazioni che hanno riconfermato il sindaco de Pascale il 3 e 4 ottobre scorsi obbligando migliaia di studenti a non frequentare le lezioni.

Se è a scuola che si combattono le disuguaglianze occorre anche fare in modo che le scuole siano aperte quanto più possibile e non limitarsi alla declamazione dei buoni principi. Non sono azioni impossibili: occorre la volontà politica come stanno dimostrando molti Comuni, grandi e piccoli.

Comuni capoluogo di Provincia come Arezzo e Bergamo stanno già perseguendo lo spostamento in via definitiva dei seggi elettorali da edifici scolastici ad altri edifici per preservare al massimo il diritto allo studio di ragazzi e studenti.

Avevamo già sottolineato il problema in vicinanza delle scorse elezioni comunali. Il momento di individuare spazi diversi come sede di seggio, però, non è in prossimità delle elezioni: va invece affrontato per tempo. In occasione delle scorse consultazioni sono stati 117 i Comuni ad avere manifestato, entro il termine previsto, il proprio interesse ad individuare sedi per i seggi elettorali alternative agli edifici scolastici. Nella maggior parte dei casi sono state individuate come sedi alternative, palestre comunali, strutture polivalenti e uffici municipali dismessi. Come Ravenna in Comune chiediamo al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale di attivarsi sin da ora per redigere un elenco di luoghi adeguati a sostituire gli edifici scolastici per la funzione elettorale. 

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