PROMESSE DA SINDACO

Più volte come Ravenna in Comune abbiamo richiamato l’Amministrazione in carica rispetto al fatto di aver sostanzialmente abbandonato il forese anche durante il mandato di questa Giunta. Siamo arrivati alla fine del mandato, il 2021 è l’anno delle elezioni comunale ed ecco che, puntualmente, arrivano le promesse di interventi pubblici nel forese da parte dell’Assessore Fagnani. “Si tratta di opere – afferma – che in molti casi sono significative dal punto di vista economico e articolate da quello progettuale e della realizzazione; in altri casi sono minori ma necessarie alla funzionalità e vivibilità del territorio, che migliora nel complesso il suo assetto stradale e il suo aspetto urbano”. 2 milioni e mezzo di euro in manutenzioni di strade e marciapiedi tra Mandriole e Casalborsetti, Porto Corsini e San Pietro in Vincoli, ecc.

Bene. Più importante dell’annuncio, però, è l’inizio e soprattutto la conclusione nei tempi previsti dei lavori annunciati. E su questo piano le promesse della Giunta risultano spesso prive del requisito fondamentale della credibilità. Qualche esempio sparso tra forese e città senza nessuna presunzione di completezza:

  • Grattacoppa. Il ponte va demolito e ricostruito. Più volte annunciato l’inizio e più volte rinviato. Forse quest’anno sarà la volta buona.
  • Roncalceci. Altro ponte che congiunge a San Pancrazio. Stessa storia. Anche in questo caso forse quest’anno inizieranno.
  • Teodorico. Ultimo ponte che prendiamo ad esempio. La promessa era di riaprire al traffico entro lo scorso anno. Si tratta di un lavoro essenzialmente inutile che poteva essere rimandato di anni: non c’erano criticità evidenti e il traffico dei treni che sovrasta cambierà di dimensione solo a conclusione di lavori in porto. I lavori, iniziati, sono ancora in corso e una delle direttrici di traffico cittadine fondamentali continuerà a rimanere interrotta. Il Sindaco dice che il cantiere è delle Ferrovie e quindi lui non c’entra. Il ragionamento tiene se non fosse che si era attribuito il “merito” dei lavori. Dunque, o l’una o l’altra.
  • Nuovo Palazzetto. Tutto fermo. L’impresa prescelta per fare i lavori è stata fermata causa interdittiva antimafia. Dovrà essere sostituita. Del sogno del Sindaco di fare dell’inaugurazione del Palazzetto un grosso spot elettorale (“panem et circenses”) non se ne farà niente. Non abbiamo mai ritenuto l’opera una priorità ma, certo, dopo averne fatto il proprio biglietto da visita l’Amministrazione non potrà pensare di schivare le critiche.
  • Nuovi uffici comunali. Cantiere in abbandono. Una storia che sarebbe da dimenticare se non fosse che, invece, è opportuno che venga ricordata. L’ultimo ostacolo, anche qui, è per un’interdittiva antimafia, ma è solo l’ultimo di una lunga serie di errori che ha costellato la realizzazione dei nuovi edifici su via Berlinguer.

E poi tanti altri, da Marinara al Porto, alla Darsena eccetera. E il modello, spiace dirlo, è sempre lo stesso. A fronte di un’esigenza del territorio (ad esempio le tante ciclabili che mancano all’appello nel forese) l’Amministrazione “spara” una promessa ancora più grossa (la ciclabile Ravenna-Bologna, ad esempio) e poi non ne realizza nessuna. Come Ravenna in Comune torniamo a sollecitare il Sindaco ad un sano bagno di realismo: meno promesse e più lavori veri e utili per la collettività nei tempi previsti.

[nella foto: il cantiere abbandonato dei nuovi uffici comunali]

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Ravenna. Interventi su strade, marciapiedi, fognature per quasi due milioni e mezzo di euro

Fonte: Ravenna24Ore del 16 dicemebre 2020

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Ravenna, parla il Sindaco de Pascale

Fonte: RavennaNotizie del 23 dicembre 2020

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