PROGETTO VIALI ALBERATI

Chi passa in bicicletta, in auto o a piedi per la frazione di Filetto resta incantato dalla bellezza dell’alberatura a bordo strada, e si dispiace quando questa bellissima cornice si interrompe. Il viale alberato di Filetto è un vero e proprio monumento arboreo, come ce ne sono – purtroppo – pochi. Nella maggior parte del territorio della nostra zona, di viali alberati non ne abbiamo molti, e quei pochi tratti che possiamo vedere valorizzano di molto il paesaggio della nostra campagna, lo rendono più “mosso”, lo decorano e gli danno un aspetto più fresco, accogliente e rilassante.

Il paesaggio, lo dice anche la Costituzione della Repubblica, è un bene primario di tutti, e deve (non solo merita, ma deve) essere tutelato e valorizzato. E inoltre è parte integrante delle azioni di contrasto al cambiamento climatico (la massa arborea è uno dei principali sequestratori di anidride carbonica e di mitigazione delle temperature), che bisogna con urgenza avviare, senza tante chiacchiere e iniziando subito. La vicenda dell’abbattimento dei tigli di Ragone ci è “rimasta sullo stomaco”, ma siccome vogliamo essere costruttivi, lanciamo una proposta: la messa in cantiere di un progetto per la costruzione di viali alberati nella zona 7. Con la speranza che gli altri territori vogliano a loro volta copiare la nostra idea.

Sappiamo bene che ci sono normative che regolamentano in maniera severa la piantumazione di alberi a bordo strada, e non chiediamo certo di violare le norme di sicurezza. Ma dove ci sono i guard rail gli alberi si possono piantare vicino alle carreggiate. Dove queste strutture di protezione mancano (ed è il caso della maggior parte delle strade comunali e vicinali) andranno piantati a una distanza minima, da valutare caso per caso (in genere al di là del fossato che quasi sempre costeggia la strada). E in tutte le carraie e i vialetti privati, si possono piantare tranquillamente, con le precauzioni del caso. Si tratta quindi di fare una ricognizione di tutti i tratti di strade dove le alberature possano costituire una buona idea, e poi – nel caso la proposta piantumazione insista su proprietà private – si dovrà prendere contatto con i proprietari, spiegare l’importanza di questa scelta e della collaborazione loro richiesta. Siccome in molti casi si tratta di appezzamenti agricoli, e la presenza di piante potrebbe portar via terreno e luce importanti per le colture, bisognerà varare incentivi che andranno studiati, anche in rapporto con le organizzazioni di categoria, oltre che con i singoli. E allo stesso modo, per le carraie che portano alle case di campagna e alle ville si dovrebbe prendere contatto con le proprietà e illustrare l’importanza di contribuire a tale campagna.

Provate a pensare a come sarebbe bello se la via Godo, nel tratto che porta dal ponte di San Marco alla Ravegnana fosse un viale alberato, e come ne guadagnerebbe un posto come il borgo di Longana se fosse circondato da una bella alberatura. O che aspetto avrebbero i nostri argini se avessero tratti di alberatura le strade carrozzabili che li percorrono, o se una presenza naturale di questo tipo ci fosse nella strada che passa davanti al Cimitero di San Marco (sconfiniamo di qualche metro dalla nostra zona, ma pensiamo che i nostri concittadini residenti a San Marco siano d’accordo con noi). O come sarebbe bella se fosse alberata la provinciale Molinaccio in tutto il tratto Ragone-Roncalceci-Ghibullo, soprattutto quando ci sarà la pista ciclabile che la dovrà costeggiare (il tratto di pista ciclabile Roncalceci-Ghibullo l’abbiamo ottenuto ed è in progetto, speriamo che presto vengano studiati anche i tratti Roncalceci-Ragone e Ghibullo-Longana). Oppure pensate alla strada che congiunge San Pietro in Trento e Coccolia e immaginatevela alberata. E gli esempi possono essere non decine ma centinaia, e iniziare subito vorrebbe dire suscitare l’entusiasmo e – siamo sicuri – far allargare a macchia d’olio le richieste di alberare le vie di comunicazione.

Appunto, ci vogliono una ricognizione fatta bene, uno sforzo di fantasia e il coinvolgimento della gente del territorio. Certo, perché tutte le strade suscettibile di essere alberate raggiungano lo splendore del viale di Filetto, faranno in tempo a diventare adulti i nostri nipoti. Ma che cosa c’è di più bello che investire davvero nel futuro e nelle prossime generazioni? Provincia, Comune di Ravenna, Consiglio Territoriale, Comitati, cittadine/i tutte/i, lanciamoci in questa avventura!

tratto da l’Argine, periodico on line di Ravenna in Comune zona 7

[fotografia del viale alberato di Filetto di Carlo Morgagni]

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