Regeni: a Ravenna “VERITÀ” fa rima con “sì, ma…”

Ieri, alle 19.41, si è ricordato anche a Ravenna l’ultimo momento di presenza di Giulio Regeni, l’invio di un messaggio telefonico, prima della sua sparizione e successivo ritrovamento. Torturato e ucciso. Tre anni fa. A Ravenna abbiamo appena inaugurato un’opera che lo raffigura, realizzata da Anna Agati su disegno di Gianluca Costantini, intitolata “Verità per Giulio Regeni”. Ravenna ha dimostrato ancora una volta la sensibilità della sua cittadinanza e dell’Amministrazione collocando l’opera all’interno del Municipio. Abbiamo preferito accompagnare questo post, però, con un altro disegno dello stesso autore. Ci è sembrato più adatto per ricordare l’altra faccia della nostra città e della stessa Amministrazione. Da una parte le bandiere al balcone di Palazzo Merlato e le fiaccolate in Piazza del Popolo; dall’altra gli affari. Già, perché sugli affari petroliferi il PD e la Giunta non hanno dubbi: nessuna correlazione tra subsidenza e pozzi lungo la costa; nessun rapporto tra idrocarburi e inquinanti; niente da dire sulle credenziali democratiche dei paesi OPEC; ecc. ecc. Con l’ENI, storicamente si fanno affari, grossi affari, troppo grossi affari a Ravenna per andare per il sottile. Con ENI e con i suoi partner commerciali. Con il Ministro del Petrolio egiziano, ad esempio, ospite nel 2017 dell’OMC di Ravenna. Evento che spinse a dichiarare il presidente di Amnesty International Italia: “Come peraltro più volte confermato da rappresentanti di Eni, i rapporti tra Italia ed Egitto per ciò che riguarda il settore petrolifero vanno avanti senza problemi. Vanno invece avanti faticosamente e con molti problemi le indagini per accertare le responsabilità, in Egitto, della sparizione, della tortura e dell’uccisione di Giulio Regeni. Non vorremmo che qualcuno dei partecipanti alla Conferenza di Ravenna pensasse che quest’ultimo obiettivo possa essere sacrificato all’esigenza di non compromettere un clima favorevole agli scambi commerciali. Per questo, chiediamo ai rappresentanti dell’industria italiana e alle autorità eventualmente presenti di ribadire ancora una volta al ministro El Molla la richiesta al governo egiziano di collaborare in pieno alle indagini della procura di Roma”. https://www.amnesty.it/visita-ministro-egiziano-petrolio-e…/ Da questa imbarazzante presenza traeva spunto questo disegno di Costantini.
Ecco, signor Sindaco, tra due mesi, il 27 marzo, aprirà l’edizione 2019 dell’OMC e El Molla tornerà ad esservi ospite.  https://www.omc2019.it/en-IT/event-detail/?idEvent=1 Toccherà a lei il taglio del nastro. Questa volta la presenza del mosaico vicino al suo ufficio le servirà da promemoria per far presente al Ministro del Petrolio egiziano che anche a lei sta cuore la ricerca della “Verità per Giulio Regeni” e che le rassicurazioni sull’impegno del suo governo da lui fornite due anni fa non valevano niente? O, nonostante il mosaico, prevarrà ancora una volta il “sì, ma…”?

#MassimoManzoli #RavennaInComune #ravenna #veritàpergiulioregeni

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