La sanità a Ravenna e in Regione è in crisi. Come Ravenna in Comune lanciavamo l’allarme da tempo, da ben prima di quando ancora...
DOBBIAMO DISINTOSSICARE LA CITTA’ DALLA DIPENDENZA DAL GAS
Per qualcuno la scienza va ascoltata solo quando fa comodo. È il caso del Sindaco di Ravenna che, intervistato dalla stampa nazionale, chiude occhi...
LA DEMOCRAZIA SI NUTRE DELLA LIBERA MANIFESTAZIONE DEL DISSENSO: NON VALE SOLO PER LA RUSSIA
Ci stiamo abituando (non tutti ma molti) a rinunce importanti per una democrazia che non sia solo di facciata. Ci riferiamo agli evidenti limiti...
MORTI SU LAVORO: L’OSSERVATORIO NON PUO’ ESSERE SOSTITUITO DA UNA TELEFONATA ANONIMA
L’insicurezza economica e nei diritti è causa di insicurezza nello svolgimento del lavoro. Ancora più chiaramente: chi lavora senza un contratto o in forme...
IL MARE IN PIAZZA E’ SOLO UNO SLOGAN: QUANDO SI BONIFICHERA’ IL CANDIANO?
In un’intervista rilasciata qualche giorno fa, l’ex sindaco, ex assessore, ex senatore e, perfino, ex presidente del Ravenna Calcio Vidmer Mercatali, del PD, ha...
RAVENNA IN COMUNE: METTIAMO IN RETE LE ENERGIE A CORRENTE CONTINUA AMBIENTALISTA
Sabato Ravenna in Comune ha aderito e partecipato alla manifestazione/presidio in Piazza del Popolo a Ravenna organizzata dal coordinamento ravennate della campagna “Per il...
35 ANNI FA MORIRONO 13 LAVORATORI TUTTI IN UNA VOLTA, OGGI INVECE SI MUORE ALLA SPICCIOLATA, MA LE CAUSE RESTANO LE STESSE DI ALLORA
Trentacinque anni fa alle 9 di un venerdì mattina scoppiò un incendio nella stiva numero 2 di una nave in riparazione che si chiamava...
“IL RE E’ NUDO!” LO SPORT A RAVENNA TREMA
Lo sport merita un posto importante nella società civile: appassiona, promuove momenti di svago, di benessere psico-fisico per chi lo pratica, può essere strumento...
CEMENTIFICAZIONE: QUANTO MANCA AL MEA CULPA DEL SINDACO?
Oggi abbiamo un Sindaco che difende a spada tratta ogni nuovo via libera alla cementificazione che la sua Giunta sparge come il riso ai...
CICLISTI: PER LA GIUNTA E’ ANCORA MEGLIO MULTARLI CHE SALVARLI?
Quasi ogni giorno leggiamo di una bicicletta travolta. E, assieme al mezzo a due ruote, naturalmente, la ciclista o il ciclista che la stava guidando. Se il fatto continua a far notizia, ovviamente, significa che l’incidente si è concluso con la morte oppure con il trasporto al Bufalini. L’ultima “notizia” in ordine di tempo ha interessato una ciclista atterrata in Piazza della Resistenza. Gli incidenti “minori”, ovviamente, non vanno sui giornali.
Eppure Ravenna guadagna punti in termini di vivibilità proprio grazie ai chilometri delle sue ciclabili, con le quali riesce a superare altre più città nelle classifiche annuali facendo dimenticare altre pecche più o meno grandi in termini di mobilità sostenibile. Come chiunque usi la bicicletta sa, però, si tratta di finte ciclabili. In realtà, se proprio va bene, si tratta di percorsi ciclopedonali dove solo a volte è tracciata nel mezzo una “riga” di separazione per la parte dedicata a chi va a piedi. Più spesso l’unica “riga” si trova invece per separare le auto dalle bici. Con quale efficacia protettiva è facile immaginare.
Per le ciclabili, poi, è quasi regola il cartello “degrado da radici”, come se non fosse normale e prevedibile, in ragione delle conoscenze botaniche, che determinate piante estendano radici superficiali. A danno fatto, avendo scelto la specie sbagliata, non è cosa intelligente il taglio della radice diretta verso la ciclabile ovviamente: si mette a rischio la stabilità dell’albero. Si può provvedere con metodi ormai standardizzati che coinvolgono direttamente la superficie ciclabile. Che a Ravenna, naturalmente, non si adottano.
Altra “magagna” è data dalle presunte ciclabili continuamente interrotte da attraversamenti automobilistici: chiunque per sventura percorra via Faentina verso via Maggiore (giusto per fare un esempio tra i tanti) sa di cosa parliamo.
Eppure queste sarebbero le situazioni da vedere in positivo: molto peggio è la convivenza diretta tra auto e bici in tratti in cui nessuna separazione è possibile, a meno di una invasione del tutto scorretta (ma comprensibile) dell’eventuale marciapiede.
Non è un argomento nuovo, ovviamente. Lo affrontiamo periodicamente. Neanche la Giunta è nuova naturalmente. Il problema c’era durante il mandato de Pascale 1 così come si ripropone adesso. Soluzioni in vista? Nessuna. Anzi, c’è da ringraziare che il vicesindaco non abbia ritirato fuori la minaccia di multarli i ciclisti come già aveva fatto nel 2018.
Come Ravenna in Comune crediamo che il Comune dovrebbe dimostrare gratitudine ai ciclisti per l’apporto positivo che danno alla mobilità sostenibile, non inquinando e sottraendo auto al traffico. Il meritato premio dovrebbe essere, prima ancora dei riconoscimenti economici sui tragitti casa-lavoro e casa-scuola (annunciati ma che non si sa dove siano finiti), la sicurezza della loro vita. Occorre a questo proposito, come ben si sa, separare in maniera non simbolica il viaggio del ciclista da quello degli altri conducenti di mezzi a motore (e dai pedoni, naturalmente). La ciclabile Bologna-Ravenna è un bell’annuncio (come tanti altri rimasti a livello di annuncio) ma vere ciclabili che uniscano il forese e misure per la sicurezza di tutti i giorni che oggi mancano vengono per prime!
[nella foto di Massimo Argnani per RavennaToday: la collisione tra automobile e bicicletta avvenuta ieri in Piazza della Resistenza a Ravenna]
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Ennesimo incidente in piazza della Resistenza: donna in bici in condizioni gravissime