L’UNITA’ CONTRO I RIGASSIFICATORI

Questa mattina, sabato 1° ottobre, dalle ore 10.00, presso i locali della Pro Loco a Punta Marina, in via della Fontana 6 (sala pubblica al primo piano, sopra all’ufficio IAT), è convocata una conferenza stampa dove si parlerà della petizione popolare riguardante il “Nuovo rigassificatore di Punta Marina Terme (Ra) – FRSU Ravenna e collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti”. La petizione riprende molti degli aspetti di contrarietà alla realizzazione del progetto di rigassificazione presentato da SNAM che, come Ravenna in Comune, abbiamo avanzato da tempo e condividiamo. Ne aggiunge altri, calati sulla realtà specifica di Punta Marina, parimenti condivisibili. Purtroppo l’affermazione di non contrarietà alla logica di rigassificazione esplicitata nella petizione (“i sottoscrittori di questa petizione non dicono NO al rigassificatore, ma NO a questo progetto”) non ci consente di sottoscriverla come avremmo voluto.

Ravenna in Comune, che ha aderito alla rete nazionale contro le politiche di rigassificazione, al pari del resto al coordinamento della campagna Per il Clima – Fuori dal Fossile, a Legambiente, ai Fridays for Future, alle associazioni e forze politiche e alle cittadine e ai cittadini che hanno partecipato alla marcia dell’11 settembre ed alle altre iniziative di mobilitazione, ha esplicitato come i rigassificatori debbano respingersi a Ravenna come a Piombino e in tutti gli altri siti italiani dove si vorrebbero installare. È la politica che vuole fare dell’Italia un centro di rigassificazione per la commercializzazione speculativa nel resto di Europa che respingiamo. Per i rischi che comporta e i costi economici e ambientali. Per l’inutilità per il raggiungimento dell’indipendenza energetica e per abbassare le tariffe delle bollette. Per l’oggettivo ostacolo che costituiscono per la transizione alle rinnovabili.

L’esempio di lotta condotta a Piombino sollecita ad unire gli sforzi e valorizzare gli obiettivi comuni piuttosto che esaltare le differenze. A Ravenna l’opposizione al rigassificatore ha incontrato più difficoltà ad organizzarsi a causa di un’Amministrazione appiattita sulla lobby del fossile, a differenza che a Piombino. Però sta crescendo, come anche la partecipazione alla marcia dell’11 settembre e a questa petizione indica. E questo costringe il Sindaco e il Commissario a dover forzatamente rinunciare al raccontino di comodo per cui tutta la comunità coesa avrebbe voluto un bel rigassificatore proprio davanti alle spiagge di Marina e Punta. Come se fosse qualcosa di cui vantarsi nella promozione turistica o equivalesse ad un qualche vantaggio economico collettivo (piuttosto che per pochi). Proprio nello spirito di far rete nelle lotte, come Ravenna in Comune invitiamo pertanto chi condivide i nostri valori alla partecipazione al momento di incontro di oggi. Così come invitiamo le cittadine e le cittadine che hanno organizzato e sottoscritto la petizione a partecipare alle altre iniziative di contrasto al rigassificatore che verranno svolte nelle prossime settimane.  Il rigassificatore può essere democraticamente fermato: unite e uniti possiamo farcela.

[nell’immagine: anche gli stabilimenti balneari di Piombino sono contro i rigassificatori]

#RavennainComune #Ravenna #rigassificatore

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Rigassificatore, parte da Punta Marina la petizione: “Enorme impatto ambientale e danno d’immagine”

Fonte: RavennaToday del 28 settembre 2022

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