IL MONDO ALLA ROVESCIA

Oggi è domenica e i supermercati hanno riaperto dopo le chiusure domenicali disposte dal 22 marzo. CGIL, CISL e UIL si sono espresse negativamente sulle riaperture domenicali dei supermercati: «Certo non ci sfugge il senso dell’ordinanza della Regione Emilia-Romagna dell’11 aprile, che garantisce la chiusura nelle festività del 25 aprile e del 1° maggio, ma dispone la riapertura durante le domeniche. Una misura – forse adottata per evitare il rischio di vedere aumentate le code e gli assembramenti nei restanti giorni- che comprendiamo, ma non condividiamo». I sindacati chiedono, e noi con loro, che «dopo il 3 maggio la Regione torni alla chiusura domenicale dei supermercati». Questo il comunicato congiunto.

Come Ravenna in Comune, nel condividere completamente le richieste sindacali, non possiamo fare a meno di notare l’accento che è stato posto sulle problematiche di sicurezza che l’apertura domenicale/festiva comporta. Scrivono infatti i sindacati che «per il futuro, dobbiamo ragionare e valutare come riaprire in massima sicurezza tutte le attività commerciali e i Centri Commerciali, evitando che diventino centri di aggregazione in particolare nelle domeniche e nei festivi. A nostro giudizio, in queste giornate sarebbe opportuno prorogarne la chiusura almeno fino a quando non si potrà tornare alla “normalità”».

Ecco, sembra quasi che per lasciar chiuso un giorno festivo si debbano trovare dei motivi: non il contrario. Questi giorni, la cosiddetta emergenza, ha costretto le autorità a prendere atto che tanti “non si può” detti pre Covid-19, in realtà, erano superabili. Dunque, anche per le chiusure domenicali sono venuti meno tutti “i contro”, abbattuti uno per uno alla prova dei fatti. Dopotutto, una volta la “normalità” era quella della chiusura e del riposo nei giorni di festa e, appunto, di riposo.

Si propone da parte di qualcuno di tornare a lavorare sette giorni su sette, con turni per distanziare le persone? Al contrario, dovremmo imporre più pause, più interruzioni. Consentire alle lavoratrici e ai lavoratori orari di lavoro compatibili con la cura della famiglia, della persona, con il fare la spesa. Niente più aperture notturne e nei giorni di festa perché si deve correre, correre, correre. Per arrivare dove?

Come Ravenna in Comune chiediamo dunque il ripristino della “normalità” senza bisogno di giustificarlo con le insicurezze del mondo post Covid-19. Restino chiusi i negozi e le fabbriche nei giorni di riposo. Perché il tempo che ci è stato sottratto non ce lo ridarà nessuno. Questo sì, ci è stato, se non insegnato, quanto meno ricordato, in questi giorni. Vogliamo che questo ci lasci in eredità la pandemia: il diritto a che, almeno la domenica ed i giorni di festa, tutte e tutti possano fermarsi.

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #supermercati #Covid19

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Cgil, Cisl e Uil ER: “Dopo il 3 maggio la Regione torni alla chiusura domenicale dei supermercati”

Sorgente: chiusura supermercati alla domenica

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