LA NOSTRA RABBIA E’ ENERGIA RINNOVABILE

Oggi, 3 marzo 2023, è sciopero globale per il clima. L’appuntamento è stato fissato dai Fridays for Future e per Ravenna prevede il ritrovo dalle ore 9.00 presso i giardini pubblici, davanti alla Loggetta Lombardesca, cui seguirà il corteo e la manifestazione in Piazza del Popolo alle 10.30. Lo slogan dello sciopero è “La nostra rabbia diventerà energia rinnovabile”. Dicono le ragazze e i ragazzi dei FFF: «Con la guerra e le molteplici crisi che stiamo vivendo, le grandi aziende del fossile hanno accumulato enormi extraprofitti, mentre dilaga la povertà energetica. Ma la partita non è finita. Possiamo ribaltare la situazione e costruire l’alternativa. Comunità energetiche, trasporti capillari, servizi pubblici per città vive e accessibili. Questo sciopero darà nuova luce alla rabbia: saremo energia creativa e propositiva, renderemo concreto l’immaginario delineato dall’Agenda Climatica».

È passato tanto tempo dal primo sciopero indetto dai FFF e ancora di più dal primo venerdì fuori da scuola organizzato da Greta Thunberg per ostacolare la folle corsa del genere umano verso il disastro climatico. L’onda delle ragazze e dei ragazzi a Ravenna ha portato il Sindaco a promuovere la dichiarazione di emergenza climatica, approvata dal Consiglio Comunale il 16 luglio 2019. Da allora, “grazie” anche alla pandemia e poi alla guerra ucraina usate come scuse, quello che doveva essere l’inizio di un «cambio di passo» (parole di de Pascale) si è rivelata una marcia all’indietro. L’impegno solennemente assunto dal Comune di Ravenna «per la riduzione delle emissioni, per l’introduzione di energie rinnovabili e l’incentivazione dell’efficientamento energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità sostenibile, nell’edilizia pubblica, nella scelta dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento e per lo sviluppo progetti di riforestazione» è sostanzialmente rimasto lettera morta.

Peggio. Tutto il Consiglio Comunale (dove oggi Ravenna in Comune non è più rappresentata) ha aderito ad una rivitalizzazione delle estrazioni di gas metano sotto costa, all’installazione di un rigassificatore davanti alle spiagge di Punta Marina, a progetti fallimentari per nascondere la CO2 sotto il fondo del mare. Tutto per non cambiare niente. Tutto per soddisfare gli appetiti della lobby del fossile nonostante l’enorme costo che già si paga, sia in termini economici che ambientali.

Mentre si avvicina la grande manifestazione di Piombino dell’11 marzo, alla quale Ravenna in Comune ha aderito e parteciperà, invitiamo a sostenere lo sciopero di oggi dei Fridays for Future. La nostra rabbia è energia rinnovabile.

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Fridays for Future, il 3 marzo di nuovo in piazza: “Le soluzioni alla crisi climatica ci sono. La nostra rabbia è energia rinnovabile”

Fonte: Il Fatto Quotidiano del 2 marzo 2023

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