TUTTO IL COMUNE SI E’ STUFATO DI BRANCOLARE NEL BUIO

Ieri si è svolta la marcia simbolica per riottenere la luce. Una ulteriore protesta che si aggiunge ad una petizione, a interrogazioni consiliari, ai pareri contrari di associazioni, questura, prefettura, cittadinanza organizzata e forze politiche estranee alla coalizione di PD & soci. Come noto anche Ravenna in Comune manifesta contrarietà, lo fa con coerenza e pertanto ha aderito alla marcia di ieri. La richiesta è quella di riaccendere le luci perché, per decisione del Sindaco, Ravenna dal 21 novembre spegne la notte in tutto il Comune, minacciando di tenere spenta l’illuminazione pubblica «fino all’eventuale ritorno delle tariffe ai valori compatibili con gli stanziamenti presenti nel bilancio comunale».

Quella di Ravenna è una posizione sempre più solitaria, nonostante il Sindaco avesse provato a raccontare che si trattava di una decisione unanime di tutti i comuni della provincia e perfino condivisa dall’opposizione consiliare. Quest’ultima si è dimostrata talmente “d’accordo” da aver promosso la protesta di ieri, per quanto senza simboli di partito. E anche la presunta “unanimità” dei comuni vicini risulta sempre più una balla. Cervia non si è mai piegata e l’illuminazione pubblica in tutto il comune non ha conosciuto modifiche. Vero è che a Cervia hanno sostituito tutte le lampadine con quelle a maggior risparmio di energia mentre a Ravenna “ci si sta ancora lavorando”. Né Castel Bolognese né Riolo Terme hanno spento alcunché. Qualche altro comune, come Solarolo, al massimo intende ridurre l’intensità ma non prevede di lasciare al buio le strade. Anche Faenza, che pur aveva ipotizzato di imitare Ravenna, continua a spostare in avanti la decisione lasciando intendere di volerla rivedere. «La delibera è stata dibattuta, pensata e sono stati valutati gli effetti dello spegnimento della pubblica illuminazione. Non l’abbiamo scritta con leggerezza, ad oggi è approvata ma noi stiamo ancora facendo valutazioni» ha dichiarato l’Assessora faentina con delega al bilancio.

In Romagna nessuna delle altre città capoluogo ha preso in considerazione di seguire Ravenna nella sua crociata contro i lampioni. Illuminazione accesa dunque sia a Forlì che a Rimini. L’Assessore riminese al bilancio ha dichiarato: «Si copre l’aumento con recupero da evasione fiscale, imposta di soggiorno e ottimizzazione della spesa». La lotta all’evasione fiscale condotta dal Comune di Ravenna per quest’anno ha “fruttato” 1.106,85 euro: un po’ poco per far fronte alle bollette…

Cesena, l’unica ad aver contemplato una riduzione delle accensioni, ha deliberato di limitare il tutto ad un ritardo di 5 minuti al crepuscolo e ad un anticipo nello spegnimento di 40 minuti verso mattino. Giova ricordare che a Ravenna le luci stanno spente dall’una alle cinque! A Bologna, per completare il quadro, nessuno spegnimento è in programma.

Quella delle luci per Ravenna è stata l’ennesima volta in cui il disinteresse per gli interessi della cittadinanza è risultato lampante da parte di Sindaco e Giunta. A cosa servono Consigli Territoriali, Comitati cittadini, Pro Loco e i cosiddetti corpi intermedi se poi si operano scelte di questo tipo senza nessuna consultazione? Perché non organizzare delle pubbliche assemblee in cui rappresentare il problema ed ascoltare obiezioni e suggerimenti? Si chiama democrazia, caro Sindaco.

Ora, piano piano, anche il Comune di Ravenna si sta preparando a correzioni, revisioni, marce indietro più o meno parziali, più o meno esplicitamente dichiarate. Come Ravenna in Comune invitiamo il Sindaco ad accelerare l’inevitabile dietro front per risparmiare alla cittadinanza gli enormi problemi alla sicurezza stradale e personale che lo spegnimento dell’illuminazione sta causando. Piuttosto sarebbe il caso che la tanto attesa politica di transizione alle rinnovabili avesse anch’essa un’accelerazione. Se oggi fosse stata implementata, come più volte solo promesso, non ci troveremmo a brancolare nel buio.

[nella foto scattata da Ravenna in Comune: un momento della marcia di ieri dopo l’arrivo dei due cortei in piazza XX settembre]

#RavennainComune #Ravenna #illuminazione #rinnovabili

_________________________________

Un centinaio di cittadini in marcia per la luce in centro storico: “La città non può rimanere al buio”

Fonte: RavennaToday del 2 dicembre 2022

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.