LA CULTURA E LO SPORT COME STRUMENTO PER LA PACE, SIA RAVENNA A FARSI CARICO DI UNA VIA COLPEVOLMENTE INESPLORATA

L’orrore della guerra bussa alle nostre porte e, da diversi giorni, ha fatto tornare il mondo nello sconforto e nella paura. Ovviamente parliamo del mondo occidentale che, rintuzzato da news giornalistiche volte a creare panico e paura si dimentica di bambini e civili che la guerra la sopportano da tanto troppo tempo…ma si sa il mondo non è uguale, così anche le vittime di guerra non hanno la stessa ribalta.
Al di là dei nostri giudizi sulle narrazioni mainstream troviamo altrettanto agghiacciante quanto sta avvenendo nel campo dell’arte e dello sport.
Queste due componenti fin’ora ponte di pace tra culture differenti e diverse, ora stanno subendo il tetro gioco della voglia delle potenze nazionali di escludere, di opprimere, di isolare tutto ciò che può avvicinarsi alla cultura russa.
Così ci tocca leggere che che l’università Bicocca annulla un corso di Paolo Nori solo perché, essendo centrato su Dostoevskij, poteva creare polemiche.
Oppure leggiamo un commento a dir poco scandaloso da parte dell’assessore regionale alla cultura che citiamo integralmente ” Non dobbiamo pretendere né dissensi né abiure, ma cancellare tutti i rapporti culturali con la Russia, così come quelli sportivi, quello sì. Se non sappiamo neanche rinunciare al divino Gergiev con che faccia guarderemo all’Ucraina che si difende da una aggressione ignobile e immotivata? Noi non scendiamo in guerra ma tutto quello che possiamo fare, le sanzioni economiche, sportive, culturali, dobbiamo praticarle con rigore. Per quanti sacrifici faremo, saranno niente rispetto a quelli di quella povera gente.
Oppure dobbiamo veder negato agli atleti paraolimpici di poter partecipare alle competizioni solo perché russofili.
Come Ravenna in Comune vogliamo gettare ponti di pace, di utilizzare la bellezza dell’arte, lo sport, la musica per far si che sia il la dolce melodia dello stupore per il bello, per la gioia di un evento sportivo ben realizzato, di una melodia sublime…vogliamo che sia tutto ciò a spegnere i cannoni non la repressione o la censura !

Chiediamo al sindaco, alla giunta, al consiglio a tutte le associazioni culturali e sportive e a tutti i cittadini di organizzare e organizzarsi per avvicinare i popoli non a dividerli !

L’ufficiale nazista osservando Guernica mi chiese: “Avete fatto voi questo orrore, maestro?”. “No” risposi. “E’ opera vostra”.
Pablo Picasso

“Laddove l’ignoranza è la nostra padrona, non c’è possibilità di vera pace.”
Dalai Lama

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One comment to “LA CULTURA E LO SPORT COME STRUMENTO PER LA PACE, SIA RAVENNA A FARSI CARICO DI UNA VIA COLPEVOLMENTE INESPLORATA”
  1. Per fortuna l’università Bicocca ha fatto marcia indietro . Ciò non di meno, è veramente inaccettabile questa scelta di escludere atleti e atlete russe da tutte le competizioni sportive, la cultura russa e tutto ciò che può facilitare un dialogo con persone e non solo con i Governi

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