LA DISTRUZIONE DEL PONTE DI TEODORICO

Sul finire del secolo scorso, a seguito di una legge approvata nel 1997, il Governo approvò il “piano degli interventi di interesse nazionale relativi a mete storiche di percorsi giubilari e di pellegrinaggi ed a mete religiose tradizionali inerenti la celebrazione del Grande Giubileo del 2000 in località al di fuori del Lazio”. Ci stava dentro un po’ di tutto. Per capirci, si tratta dei soldi serviti a ristrutturare in Albergo, pardon in “Ostello”, il Galletti Abbiosi, sottratto dalla Curia alle “orfanelle” con il consenso del Comune. Oltre all’albergo, trascinato di nuovo sulla stampa in questi giorni per l’ennesimo scandalo, i finanziamenti andarono anche ad una passerella parallela al ponte di Teodorico. Si trattava e si tratta ancora, anche se per poco, di una struttura parallela al cavalcaferrovia della Rocca Brancaleone, a Ravenna, realizzata ad improbabile uso dei pellegrini con difficoltà motorie. Il motivo per cui, all’epoca, non si mise mano direttamente ad una modifica del ponte, ufficiosamente, fu che lo stesso era tutelato, trattandosi di struttura quasi secolare.

Quello che era quasi secolare venti anni fa è diventato più che secolare ora. Solo che adesso, a quanto pare, nessuno lo tutela più, visto che verrà distrutto, assieme alla passerella, nei prossimi giorni. Da oggi, per iniziare, non si potrà più passarci sopra. E sarà così, quanto meno, sino alla fine dell’anno, sperando (abbastanza ottimisticamente) che non vi siano ritardi rispetto al previsto collaudo. Forse che era pericolante? Neanche per sogno: sia ponte che passerella non figuravano certo tra i numerosi ponti critici. Anche se, dopo la decisione di abbatterlo, da parte dell’Amministrazione si è cominciato a sostenere che la struttura fosse “ammalorata”. In realtà, il ponte verrà abbattuto (e si porterà dietro la distruzione della passerella e lo spreco dei soldi spesi per costruirla) perché non consente il passaggio di treni con sopra dei camion! Come chiarito dalle Ferrovie, infatti, i lavori previsti (ma ancora né assegnati né progettati in via esecutiva) per il nuovo hub portuale potrebbero consentire un giorno (lontano) ad un terminal (ancora da costruire) di sbarcare direttamente su treno (dopo aver costruito una linea ferroviaria che vi arrivi, naturalmente) dei camion. E il ponte attuale non ha arcate di sufficiente dimensione per consentirlo. Da qui l’anticipata distruzione.

Ravenna non è fortunata con le Ferrovie. Da decenni attende il raddoppio della linea ferroviaria tra Castelbolognese e Ravenna, indispensabile sia al traffico passeggeri che merci diretto e proveniente dallo snodo di Bologna. Ci ricordiamo ancora quando l’attuale Sindaco, fraintendendo le intenzioni di Regione e Ferrovie, si lanciò in improvvidi applausi alla notizia che si sarebbe ridotto il tempo di percorrenza nel viaggio Ravenna-Bologna. Solo per capire dopo un po’, tra le proteste dei suoi concittadini, che il risultato sarebbe stato ottenuto saltando alcune fermate! Opere essenziali come il raddoppio, o la messa in sicurezza dei passaggi a livello, sono sempre posticipate nel tempo. Invece vengono realizzate opere di cui si sarebbe potuto sicuramente fare a meno.

Come, ad esempio un altro raddoppio, quello del sottopassaggio pedonale di Via Darsena, sempre a Ravenna, costruito nei mesi scorsi e ancora, chissà perché, in attesa di essere ultimato, a pochi metri di distanza da un altro sottopasso. O, adesso, un nuovo ponte di Teodorico.

Non sarà per caso che la Giunta, quanto meno per quanto riguarda il trasporto ferroviario, non ha ben chiare le priorità per il nostro Comune e la nostra Città?

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #cavalcaferrovia #pontediTeodorico

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Sorgente: ponte di Teodorico: da oggi non si passa

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Sorgente: il progetto del nuovo ponte

One comment to “LA DISTRUZIONE DEL PONTE DI TEODORICO”
  1. NON HANNO ANCORA CAPITO ..CHE RAVENNA E TAGLIATA FUORI DA QUALSIASI COLLEGAMENTO ..PER ANDARE A VENEZIA CI VOGLIONO 4/5 ORE DI TRENO….COSTRUIRE UNS NUOVA TRATTA FERROVIARIA ..NO???

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