COVID-19: GLI EDUCATORI CHIEDONO, IL COMUNE RISPONDE NEGATIVAMENTE

Abbiamo fatta nostra la richiesta formulata dagli educatori e indirizzata al Consiglio Comunale, alla Giunta e al Sindaco dopo che è intervenuta la sospensione della loro normale attività a seguito della diffusione del Covid-19: come gli altri lavoratori del sistema educativo reclamano il 100% del loro stipendio.

Leggiamo la risposta dell’assessora Ouidad:

“La risposta è negli ammortizzatori sociali. Va attivato il fondo integrativo salariale. […] Non è possibile che il Comune paghi con risorse proprie in un quadro di servizi non svolti”.

La risposta continua analizzando le proposte delle educatrici e degli educatori. Ma resta negativa. Risposta coerente nel solco di quello che già era stato detto in consiglio comunale. Sappiamo bene che il tema è complesso, difficilissimo, e sappiamo bene che ad oggi in Regione nessun comune è stato capace di garantire quei diritti ai lavoratori.
Questo ci deve far riflettere pesantemente e seriamente sul tema dei servizi educativi a 360 gradi, un sistema che crea disuguaglianze enormi. E se esistono disuguaglianze è impossibile immaginare la garanzia di un ottimo servizio per tutti gli utenti che ne necessitano. Questo lo dicevamo fin da inizio consiliatura, la crisi attuale lo sta mettendo (ahinoi!) davanti agli occhi tutti.
Chiediamo all’assessora di tentare di fare da collante tra lavoratori, scuole, cooperative, famiglie, forze sindacali tutte, per tentare di trovare soluzioni, anche innovative.
Saremmo veramente orgogliosi se il nostro comune fosse tra i primi a farlo.

Massimo Manzoli

capogruppo Ravenna in Comune

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