PORTO: NESSUN RISCHIO DI PRENDERE LA SCOSSA IN BANCHINA!

Tra gli atti che erediterà dall’Assemblea Regionale uscente l’Assemblea eletta domenica scorsa c’è anche il Piano Regionale Integrato dei Trasporti – PRIT 2025. È arrivato alla fase dell’approvazione dopo aver completato tutti i passaggi precedenti giusto prima dello scioglimento dell’Assemblea Regionale. In particolare erano state già esaminate e vagliate le osservazioni comprese quelle che, come Ravenna in Comune, avevamo trasmesso per puntualizzare e modificare le parti sulle quali ritenevamo opportuno intervenire.

Le osservazioni sono state oggetto di istruttoria tecnica, in collaborazione con i Servizi competenti della Direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente. A seguito dell’esame è stata proposta una conclusione, approvata con apposita Delibera della Giunta Regionale (Num. 1696 del 14/10/2019) che ha fatto proprie le decisioni sulle osservazioni della predetta Direzione. Per quanto attiene la nostra osservazione è stato così deciso: «l’Osservazione è parzialmente accolta con modifica degli elaborati, per quanto riguarda la sostituzione del testo della Relazione Tecnica a pag. 172 con il nuovo testo “Il traffico passeggeri è legato, oltre che alle condizioni infrastrutturali del porto, soprattutto all’andamento del mercato turistico e all’offerta di crociere effettuata dagli operatori. Ad oggi non si sono ancora raggiunti livelli adeguati alla potenzialità infrastrutturale, nel caso di banchine pienamente operative, di cui il porto dispone.” La restante parte dell’Osservazione è condivisibile nelle finalità relativamente alla necessità di un sistema coordinato di azioni con impegni di tutti i soggetti coinvolti, già indicato dal Piano e non necessita quindi di modifiche. Non è invece condivisibile la subordinazione delle previsioni del PRIT a scelte contingenti di altri soggetti».

Secondo Bonaccini & soci tra le “scelte contingenti di altri soggetti” rientrano evidentemente anche le decisioni assunte nell’ambito del progetto Hub portuale dall’Autorità di Sistema Portuale. Così osservavamo nell’osservazione che avevamo presentato come Ravenna in Comune:

«Da pagina 169, si sviluppa un apposito capitolo, il 9.1, sul porto di Ravenna. Tralasciando il quadro normativo (L.84/1994 e s.m.i.), i primi importanti passaggi sono quelli dedicati al rapporto tra Progetto definitivo Hub Portuale di Ravenna, di cui alla Delibera CIPE del 28 febbraio 2018 e il PAIR 2020 (il Piano dell’Aria Integrato Regionale approvato nel 2017). Relativamente al porto di Ravenna il piano prevede quale elemento fondamentale l’elettrificazione dei punti di attracco attraverso l’uso di fonti rinnovabili. Inoltre prevede l’analisi da parte dell’Autorità di sistema portuale della possibilità di attrezzare le nuove banchine con un sistema di erogazione di energia elettrica, cui connettere le navi all’attracco, al fine di arrestare i motori diesel responsabili di emissioni inquinanti e climalteranti (pag. 171). Relativamente a questo aspetto il progetto, illustrato dal Presidente dell’AdSP, per quanto riguarda gli stati di avanzamento, da ultimo in commissione consiliare il 30 settembre 2018 (Comune di Ravenna) ha chiarito in maniera definitiva che il progetto non prevede l’elettrificazione delle banchine. Quindi la previsione non è compatibile con ciò che Autorità di Sistema Portuale intende fare».

Dopo aver cassato la nostra osservazione il PRIT 2025 nella versione che sta per essere approvata continua perciò a raccontarsi (pag. 171 della Relazione) quella che, lungi da una pianificazione, al più può catalogarsi come “storiella”:

«Dal punto di vista ambientale è importante rilevare che la Regione ha approvato nel corso del 2017 il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) che recepisce, tra le altre cose, le prescrizioni individuate nell’ambito del protocollo tra Provincia di Ravenna, Autorità Portuale e Associazioni di categoria. Il PAIR, per le Misure in ambito portuale (B8), prevede l’attuazione del “Protocollo del Porto di Ravenna”, ed in particolare l’elettrificazione dei punti di attracco attraverso l’uso di fonti rinnovabili e l’adozione di pratiche e tecniche capaci di ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di movimentazione di merci polverulente. Tale misura fa riferimento ad un Protocollo sottoscritto nel 2003 e aggiornato nel 2011, che prevede che l’Autorità di Sistema Portuale incentivi l’adozione di pratiche e tecniche capaci di ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di movimentazione di merci polverulente da parte degli operatori portuali. L’Autorità di Sistema Portuale procederà altresì all’analisi della possibilità di attrezzare le nuove banchine con un sistema di erogazione di energia elettrica (eventualmente prodotta da fonti rinnovabili) cui connettere le navi all’attracco, al fine di arrestare i motori diesel responsabili di emissioni inquinanti e climalteranti». 

Si tratta di “storiella”, senza nemmeno il finale edificante, in quanto martedì 28 nel Consiglio Comunale dedicato al porto il Presidente dell’Autorità Portuale Rossi ha escluso definitivamente qualunque possibilità di procedere all’elettrificazione delle banchine. «Non ci sono le risorse economiche per farlo, l’Autorità Portuale di Ravenna e anche le altre Autorità di Sistema non possono affrontare la spesa. Mi auguro che una delle prossime finanziarie stanzi delle risorse ad hoc». Così Rossi che mette la parola fine a quanto invece aveva stabilito un apposito ordine del giorno “sull’elettrificazione delle banchine del porto di Ravenna” approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, e quindi da maggioranza e opposizione unite, su nostra proposta il 17 aprile 2018. Proprio quel tipo di unità a cui ha fatto richiamo come valore positivo, benché evidentemente inutile, proprio la maggioranza nel Consiglio Comunale di martedì.

E allora, scusate, proprio non ci siamo. Bonaccini e la sua giunta uscente hanno deliberato il 5 agosto 2019 la dichiarazione di emergenza climatica. Lo stesso Bonaccini che con la sua giunta ha deliberato il 14 ottobre 2019 il parziale non accoglimento della nostra osservazione in tema di elettrificazione delle banchine perché non si può subordinare il PRIT a quanto decideranno altri soggetti con proprie autonome scelte contingenti. Che sarebbe poi il Progetto Hub portuale dell’Autorità di Sistema Portuale ravennate, che si dovrebbe raccordare tanto con le opere previste dalla delibera di Giunta regionale 1617/2015 che con il Piano Integrato Regionale dell’Aria – PAIR 2020 pure di approvazione regionale che «prevede l’attuazione del “Protocollo del Porto di Ravenna”, ed in particolare l’elettrificazione dei punti di attracco». Quello stesso Bonaccini che, giusto un attimo prima dello scioglimento della Legislatura Regionale viene a Ravenna a celebrare la messa a bando della realizzazione del Progetto Hub portuale che, come oramai noto, non prevede quell’elettrificazione che la Regione prevede invece si realizzi.

E allora, di nuovo, scusate, ma se il primo atto della nuova Assemblea sarà l’approvazione del PRIT 2025 che continua a far finta di credere che a Ravenna si abbatterà l’inquinamento in porto elettrificando le banchine, quando invece non è vero, il nuovo decantato corso della Regione assomiglia tanto a quello vecchio. Sporco, inquinato, attento nei fatti ai soldi e solo a parole all’ambiente. Con buona pace per chi (non noi) ha creduto nel cambiamento. «Un verde sostenibile, per l’ambiente» era stata la battuta di Bonaccini come candidato. Una battuta, solo una battuta, evidentemente.

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #porto #lavori #ConsiglioComunale #EmiliaRomagna #PRIT2025

___________________________________________

L’Emilia-Romagna dichiara lo stato di emergenza climatica e ambientale. Bonaccini: “Ancora più impegnati nella sfida globale al cambiamento climatico”

Sorgente: la delibera della giunta regionale del 5 agosto 2019

_____________________________________________

Porto Ravenna, gara al via. Pubblicato il bando del maxi appalto

Sorgente: Bonaccini al porto di Ravenna il 22 novembre 2019

_______________________________________________________

Le banchine del porto verranno elettrificate: “Migliorerà la qualità dell’aria”. Manzoli e Panizza: “Questo potrebbe permettere la sosta delle navi a motori spenti con un grande miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto per tutta quella parte di cittadinanza che vive vicino al nostro porto”

Sorgente: l’ordine del giorno per l’elettrificazione delle banchine approvato il 17 aprile 2018 dal Consiglio Comunale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.