LA SPERANZA IN UNA GOCCIA DI PIOGGIA

È piovuto. Sicuramente una misura di maggior efficacia per abbattere gli altissimi livelli di smog che imperversano in tutta la Regione e nel nostro Comune rispetto alle misure adottate in base al PAIR2020 (il piano dell’aria integrato regionale). Se basterà o meno perché il bollettino della qualità dell’aria di domani certifichi un sufficiente miglioramento per considerare conclusa l’emergenza, lo scopriremo presto.

Di certo, se anche dovessero venire confermate le misure (stop ai veicoli diesel Euro 4, o inferiori, dalle 8.30 alle 18.30, divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico e, abbassamento delle temperature medie nelle abitazioni fino a 19 gradi e fino a 17 nei locali commerciali, ecc.), non ce la farebbero da sole a riportare nei limiti i valori delle polveri sottili. Affidarsi alla pioggia significa certificare il fallimento dell’approccio regionale.

Il problema, del resto, è di portata più ampia del livello territoriale comunale, ma anche regionale, per essere risolto in sede locale. Ma questo non significa che non possano essere adottati provvedimenti efficaci (e non di natura palliativa come quelli attuali) anche a livello locale. Pensiamo all’adozione di piani di rivoluzione a livello di mobilità: da un massiccio intervento nei trasporti pubblici con contestuale limitazione di quelli privati, alla radicale conversione dei mezzi pubblici o, comunque, impegnati nello svolgimento dei servizi pubblici, agli incentivi, alle pedonalizzazioni, ad una radicale virata verso la mobilità ciclabile, ecc. Pensiamo anche all’adozione di politiche stringenti a livello di produzione e commercio: dall’elettrificazione delle banchine ad una stretta sulle emissioni in atmosfera, all’obbligo di movimentazione di materiali e merci con l’abbattimento delle polveri alla conversione degli impianti di produzione di energia elettrica, agli incentivi alla sostituzione dei mezzi produttivi e di trasporto che bruciano fossili, ecc. E ancora, ad una politica coerente di impianti di riscaldamento sostenibili in tutta la sfera pubblica e a misure bastone/carota sulla sfera privata. E poi, all’incentivazione del verde nel privato e all’obbligo di incremento del verde nel pubblico, con contestuale spesa per le manutenzioni. All’arresto della cementificazione e della politica pro-asfalto. Alla rottura con l’oil&gas che, se tanto ha contribuito in passato al reddito di molte famiglie, tanta parte sta avendo nella riduzione di prospettive per il nostro futuro: altro che gas di transizione! Ecc. ecc.

Ma di tutto questo non si vede sviluppo. Nemmeno a livello di lontana ipotesi. Alle nostre amministrazioni locali e regionali interessa proseguire il più possibile con l’andazzo attuale. Finché si potrà.

Ci toccherà ribaltare una vecchia chicca cinematografica: potrebbe andare meglio, potrebbe piovere!

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #smog #inquinamento 

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Ravenna: cappa di smog

Sorgente: Emergenza sino a lunedì

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