LA VISIBILISSIMA MANO DEL MARKET

Si susseguono gli annunci di aperture di nuovi supermarket e centri commerciali in tutta la provincia un po’ di tutti i marchi. Eccezione: Coop Alleanza 3.0 che per prima è “andata a sbattere” a causa della politica di espansione dissennata condotta negli ultimi anni. Si va da un terzo Famila a Ravenna (proprio dove ha chiuso Coop, in Via Aquileia. Eppure per Coop: “il punto vendita continuava a dare una redditività negativa”), alla comparsa di nuovi marchi per il territorio (come Aldi a Faenza), alla diffusione di CONAD (tutti nuovi cantieri: oltre Via Antica Milizia a Ravenna, c’è San Pietro in Vincoli, Lugo e Faenza). E poi a Ravenna deve partire il parco commerciale Teodorico in zona Pala De André e l’ex mercato coperto in centro…

I consumi ristagnano perché per molti, da tempo, si è dovuto operare tagli alle spese anche nell’alimentare. Oppure alla fine del mese non ci si arrivava. Ma i fautori delle aperture indiscriminate non hanno dubbi. Per Conad, addirittura, “Ravenna ha ancora una potenzialità inespressa”.

Non c’è nuovo supermercato che non si faccia largo a spallate nel territorio. Le critiche agli interventi di Viale Europa e di Via Antica Milizia a Ravenna, dell’ex Acetificio Venturi di Lugo, dell’Arena Borghesi a Faenza sono state tante in questi anni. Per non parlare dell’Extracoop di Ravenna! Dall’insostenibilità ambientale alle criticità archeologiche, l’elenco è lunghissimo.

I sostenitori di questo tipo di interventi fanno leva sull’aumento della concorrenza. Per Famila: “A Ravenna si sta prospettando una bella battaglia con nuovi ingressi: nei prossimi anni ci sarà una gara per misurarsi nel confronto e il consumatore non può che beneficiarne”. Ma non c’è “battaglia” senza “morti e feriti”: altri negozi chiudono, i lavoratori perdono occasioni di reddito, i fabbricati sono dismessi…

Come Ravenna in Comune abbiamo più volte espresso non dubbi ma contrarietà netta. Da parte della maggioranza (PD in testa), con la scusa di non potersi sottrarre alle decisioni già prese dalle giunte precedenti (sempre del PD) si approvano varianti su varianti in aumento. I piccoli negozi, dell’alimentare e non, estranei alla grande distribuzione, continuano a chiudere. Non solo nel capoluogo. Il forese è commercialmente desertificato. Basta! Se non stessero portando al disastro ci sarebbe da ridere ai proclami di futura (sempre futura!) limitazione delle nuove aperture sbandierate dalla Giunta. Eppure, se fossero in buona fede, dovrebbero ammettere gli errori del passato e evitare la reiterata ripetizione di schemi già fallimentari.

Lo sboom del mattone, con le chiusure, i quasi fallimenti e i fallimenti veri e propri di apparentemente solide aziende, anche cooperative non è cosa lontana del tempo…

#MassimoManzoli #RavennaInComune #ravenna #supermercati

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Supermercati: la Coop gioca in difesa e cerca nuovi partner. A Ravenna chiuso un punto vendita, cosa mai accaduta prima. Alle Maioliche di Faenza tagliati duemila mq, all’Esp trattative per ospitare Mondo Convenienza negli spazi dell’Iper. Ma a fine ottobre arriverà il nuovo mercato coperto in centro. In totale in provincia 38mila mq di superficie (quattro campi da calcio) e mille dipendenti

Sorgente: La chiusura di un supermercato Coop a Ravenna non si era mai vista

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Conad cala un poker da 40 milioni di euro per crescere di 5mila mq in due anni. San Pietro in Vincoli, Arena Borghesi a Faenza, ex acetificio a Lugo, via Antica Milizia a Ravenna

Sorgente: Il marchio Conad fa la voce grossa in provincia di Ravenna

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