Domani c’è l’assemblea dei soci (indetta in seconda convocazione) per decidere sul piano “lacrime e sangue”, ma intanto CMC assieme a Impregilo Sacyr, Condotte d’Acqua, Ishikawajima-Harima Heavy Industries Co. Ltd. e Argo Costruzioni, con cui aveva costituito il consorzio Eurolink, vuole i soldi del ponte. Quello mai fatto. La vacca da mungere: il ponte sullo stretto di Messina.
Il tribunale ha dato torto al consorzio in ottobre, ma CMC e soci hanno deciso di provare ad appellare la sentenza. 700 milioni più rivalutazione e interessi per non aver fatto niente: questa la richiesta (già bocciata in primo grado) al Ministero di Toninelli. Perché è su montagne di soldi che si è creato il sistema delle grandi opere inutili. Fragili montagne tufacee che si stanno sgretolando. Assieme a CMC.
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