BLOCCARE LA PLASTICA CHE INQUINA I FIUMI PRIMA CHE ARRIVI AL MARE

Nei giorni scorsi, per il gruppo consiliare di Ravenna in ComuneMassimo Manzoli – Consigliere Comunale Ravenna ha depositato un ordine del giorno per impegnare il sindaco e la giunta di Ravenna “ad attivarsi presso tutti gli enti coinvolti, in breve periodo, per mettere in piedi la sperimentazione del progetto Seads alla foce dei nostri fiumi, e a farsi promotore di questo progetto innovativo individuando opportune poste nei bilanci comunale dei prossimi anni o facendo da capofila per eventuale partecipazione a bandi capaci di attrarre le risorse necessarie”. Come spiegato nell’intervista che accompagna questo post, si tratta di una barriera costituita da una struttura in cavi di acciaio che sorreggono un pannello costruito in plastica riciclata immerso nell’acqua del fiume per poco più di un metro che permette all’acqua di passare, ma che blocca i rifiuti. La barriera è in grado di intercettare la maggior parte della plastica (che solitamente galleggia), ma è stata ideata anche per non creare danni all’ambiente fluviale, dal momento che pesci e animali possono passare sia sopra che sotto. Inoltre è stata prevista anche la possibilità di una piena e il passaggio di grandi tronchi nel qual caso, tramite un fusibile meccanico, il sistema si apre lasciando avanzare i grossi detriti. Una volta intercettato il materiale, esso viene indirizzato in un bacino di raccolta per poi essere destinato alla filiera del recupero o del riciclo.
Citiamo testualmente l’ultima parte dell’intervista di Chiara Tadini per RavennaToday a Fabio Dalmonte, 38enne lughese ingegnere gestionale, da tempo residente a Londra, che, insieme al socio Mauro Nardocci, ha creato Seads: “Ne abbiamo parlato a lungo con l’amministrazione, in particolare con il capogruppo di Ravenna in Comune Massimo Manzoli (che in merito ha anche presentato un ordine del giorno, ndr) – A metà aprile faremo una prova dimostrativa e installeremo nel fiume Lamone (o forse nel Canale Destra Reno) un prototipo delle barriere per dimostrare come funzionano e come raccolgono la plastica. Inoltre abbiamo ricevuto anche la proposta di installarli in altri fiumi che passano attraverso zone naturalistiche, in modo da proteggere non solo il mare, ma anche i parchi naturali”.


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Bloccare la plastica che inquina i fiumi prima che arrivi al mare. E’ la rivoluzionaria idea di Fabio Dalmonte, 38enne lughese ingegnere gestionale, da tempo residente a Londra

Sorgente: L’ingegnere che vuole bloccare la plastica prima che arrivi al mare: “Presto sperimenteremo nel Lamone”

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