Il commercio delle armi non porta la democrazia ma affari lucrosi. Le guerre e le “missioni di pace” per lo più si svolgono nei Paesi dove c’è qualche risorsa da portar via. Dai conflitti escono morti, feriti e violenze che in proporzioni diverse ma sempre alte inevitabilmente riguardano i cosiddetti civili e, in particolare, i più fragili, per età e genere. Durante e dopo il conflitto le devastazioni rendono il territorio invivibile, costringono a ridislocazioni in aree prive di possibilità di sostentare chi vi si trasferisce, creano l’ambiente “ideale” perché chi è riuscito a sopravvivere alla guerra soccomba ad una crisi ambientale, sono una formidabile spinta alle migrazioni.
L’ultimo rapporto dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, ha visto raggiungere il numero di 120milioni di persone a livello di fuggitivi da guerre e crisi ambientali. Per approfondire il tema delle guerre, dell’arricchimento di pochi e dell’impoverimento di molti, ricordiamo l’appuntamento di questa sera, venerdì 14 giugno, alle 21.00 presso la Sala Ragazzini di Largo Firenze (dietro la basilica di San Francesco) a Ravenna. L’ambasciatore Alberto Bradanini approfondirà il tema, nell’incontro organizzato dal “Coordinamento per una libera informazione” nell’ambito della Rassegna “Una voce libera” dal titolo “Guerre: muoiono i poveri e si arricchiscono i ricchi”. Si tratta di una indispensabile bussola per orientarsi nel mare magnum della guerra mondiale a pezzi fornito da uno dei pochi attrezzati piloti in grado di tracciare rotte che uniscono luoghi apparentemente non comunicanti tra loro.
Ravenna in Comune, che fa parte del Coordinamento, invita tutte e tutti a partecipare. A questa sera.
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L’ex ambasciatore Bradanini parla del businsess della guerra
Appuntamento venerdì 14 giugno nella sala Ragazzini di largo Firenze