7 luglio 1960 – 7 luglio 2022. Sono passati 62 anni da quando 182 colpi di mitra, 14 di moschetto e 39 di pistola sparati a Reggio Emilia uccisero cinque persone, ne ferirono molte e cercarono di fermare, senza riuscirci, le proteste contro il fascismo che rialzava la testa. Oggi che il fascismo vecchio e nuovo continua a cercare di uscire dalle fogne in cui venne cacciato dalla lotta partigiana, Ravenna in Comune ricorda e onora quelle morti.
Compagno cittadino fratello partigiano
teniamoci per mano in questi giorni tristi
Di nuovo a reggio Emilia di nuovo là in Sicilia
son morti dei compagni per mano dei fascisti
Di nuovo come un tempo sopra l’Italia intera
Fischia il vento infuria la bufera
A diciannove anni e` morto Ovidio Franchi
per quelli che son stanchi o sono ancora incerti
Lauro Farioli è morto per riparare al torto
di chi si è già scordato di Duccio Galimberti
Son morti sui vent’anni per il nostro domani
Son morti come vecchi partigiani
Marino Serri è morto è morto Afro Tondelli
ma gli occhi dei fratelli si son tenuti asciutti
Compagni sia ben chiaro che questo sangue amaro
versato a Reggio Emilia è sangue di noi tutti
Sangue del nostro sangue nervi dei nostri nervi
Come fu quello dei Fratelli Cervi
Il solo vero amico che abbiamo al fianco adesso
è sempre quello stesso che fu con noi in montagna
Ed il nemico attuale è sempre ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna
Uguale la canzone che abbiamo da cantare
Scarpe rotte eppur bisogna andare
Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli
e voi Marino Serri, Reverberi e Farioli
Dovremo tutti quanti aver d’ora in avanti
voialtri al nostro fianco per non sentirci soli
Morti di Reggio Emilia uscite dalla fossa
fuori a cantar con noi Bandiera Rossa!
[Fausto Amodei]