Altri tre giorni con limitazioni sulla base del “PAIR – piano aria integrato regionale”. Il punto è che c’è bel tempo e, in assenza di pioggia, la presenza di PM10 oltre i limiti non trova ostacoli. Funziona così: il Bollettino è emesso il lunedì, il mercoledì e il venerdì (giorni di controllo) entro le ore 11 e indica se sono attivate le misure emergenziali (bollino rosso) a partire dal giorno successivo. Le misure emergenziali si attivano quando le previsioni per il giorno di controllo e per i due successivi indicano il superamento della soglia di legge per il PM10 in almeno una stazione della provincia. Le misure emergenziali rimangono attive fino al giorno di controllo successivo compreso e sono revocate dal giorno successivo all’emissione del Bollettino, se nel giorno di controllo non si verificano le condizioni di attivazione. La previsione è emessa da Arpae sulla base del sistema integrato di modellistica meteorologica e di qualità dell’aria. Non modificandosi le emissioni, se non piove si continua così.
Non possiamo farci l’abitudine: si tratta dell’aria che respiriamo. L’inquinamento da polveri sottili significa che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, respiratorie ed anche di sviluppo di tumori. Le fonti principali di emissioni in atmosfera di polveri (PM10) sono: il riscaldamento delle abitazioni (per circa il 40%), il traffico su strada (per il 34%). Le rimanenti emissioni sono dovute alla produzione di energia, alle attività industriali e ai trasporti non stradali. Vale a dire che la principale fonte di emissione di polveri sottili è la stessa che sta causando il riscaldamento globale: la combustione del fossile. Una veloce transizione alle rinnovabili è indispensabile per la nostra salute e per quella del pianeta in cui viviamo.
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Qualità dell’aria: fino a lunedì 1 marzo stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel euro 4