SCATOLETTE AL POSTO DEI LIBRI

Non può dirsi una buona notizia scoprire che nel centro storico una libreria dopo più di un quarto di secolo “si trasformerà” in supermercato. Succederà in via Diaz. Chiuderà definitivamente questa settimana la libreria Gulliver Mondadori. Al suo posto arriverà un supermercato PAM. Certo, a poca distanza ci sono altre due librerie (Feltrinelli e Longo) come del resto altri due supermercati (Coop), ma certo non è la stessa cosa. Il titolare è stato intervistato da Il Resto del Carlino:

«Ricordo di aver aperto nel 1995 – spiega Gianluca Manca, il titolare – e da allora è cambiato tutto. Ho iniziato quando avevo 17 anni, ma il lavoro di cui mi ero innamorato io non esiste più. Ormai i libri sono dappertutto, dagli uffici postali ai supermercati, il libro è un prodotto che andrebbe valorizzato e tutelato, ma questo non avviene. Nel nostro Paese il mercato è bloccato, c’è il monopolio». Manca ricorda come è cambiata la strada in questi anni e assicura che l’arrivo della libreria Feltrinelli sul lato opposto non ha creato problemi, al contrario. «L’arrivo di un’altra libreria di fronte alla nostra – prosegue Manca – non è stato un problema, anzi ha portato beneficio, maggiore movimento, c’è stato uno scambio, perché la clientela guardava da entrambi i lati, poi sceglieva dove comprare». Lo svantaggio, osserva sempre Manca, è piuttosto quello di «essere in un centro storico poco valorizzato, come quello di Ravenna».

Già, un centro storico poco valorizzato. Un eufemismo per non dire “abbandonato” (quando va “bene”) o addirittura “contrastato” dalla spinta alla creazione di centri commerciali in periferia (quando va male, cioè spesso). Così continua l’articolo:

Via Diaz è sempre stata, insieme a via Cavour, la storica via dello shopping del centro ravennate, ma negli ultimi anni è stata al centro di discussioni e polemiche perché «abbandonata a se stessa» secondo gli stessi operatori commerciali che ci lavorano. Negli anni la strada è cambiata molto, diversi negozi hanno chiuso e alcuni locali sono rimasti vuoti. Altri ancora hanno preferito trasferirsi in zone diverse del centro e rimane il nodo della galleria che parte sotto i portici per uscire in via Antica Zecca, sotto la quale continuano a rimanere sfitti diversi locali. 

Il giornale conclude auspicando un cambiamento grazie ad un cantiere nella Galleria Fabbri sulla stessa via Diaz. Noi siamo meno ottimisti. La china negativa del centro storico, di cui via Diaz costituisce solo un esempio, è progredita durante il mandato dell’attuale Amministrazione e non scorgiamo tracce di una visione politica che vada al di là delle luminarie natalizie in tema dantesco lasciate appese fuori stagione. Come Ravenna in Comune continueremo ad avanzare nostre proposte per una valorizzazione del centro cittadino senza dimenticare le esigenze di una riqualificazione delle periferie, dei lidi e dei foresi come facciamo da quando ci siamo costituiti come lista.

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Chiude la Mondadori e arriva il Gruppo Pam

Fonte: Il Resto del Carlino del 17 febbraio 2021

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