L’ARROGANZA CON LA FASCIA TRICOLORE

Sabato scorso un corteo di bambine e bambini, genitori e cittadine e cittadini solidali è partito dalla scuola primaria Mordani per manifestare opposizione allo spostamento di quella scuola in altra sede. Il lunedì della stessa settimana la protesta aveva invece interessato la scuola primaria Riccardo Ricci. Incerto il destino della secondaria Damiano. Già annunciata la morte della primaria Grande Albero di Madonna dell’Albero. Come Ravenna in Comune abbiamo già contestato la decisione (Scuola e forese: fantasy comunale, 18 settembre 2025).

Perché la gente protesta? Spostare di sede una scuola non è una rarità a Ravenna e nemmeno chiuderla. E allora da dove nasce la contestazione di una decisione della nuova Giunta di centrosinistra che, come quelle che l’hanno preceduta, ha seguito l’iter consueto: comunicazione ai sindacati e via andare in scioltezza senza alcuna consultazione preventiva?

Tutti gli interventi di chi non ha digerito la prassi insistono, giustamente, sul mancato confronto. Il PD è abituato da sempre ad assumere decisioni senza nemmeno fare finta di ascoltare la cittadinanza. Il sindacato è componente importante, ma anche quando viene coinvolto veramente, con possibilità di mettere in discussione ciò di cui si parla e non solo per avere la notizia in anticipo, non può ovviamente rappresentare tutte la cittadinanza interessata.

E non si tratta “solo” (si fa per dire) di scuola. La strada del PD è lastricata di decisioni imposte. Gli abbattimenti degli alberi su tante strade cittadine, del forese e dei lidi sono un buon esempio. Come del resto importanti variazioni alla circolazione stradale come il senso unico su viale delle Nazioni (che ha “fruttato” alle casse comunali circa 750mila euro di multe in 11 fine settimana). O il raddoppio del palazzetto dello sport (che in realtà diventa triplo) imposto nel 2017 e in costruzione dal 2019 con i costi arrivati a 24 milioni di euro e senza una fine in vista. O la candidatura di Ravenna a subire un rigassificatore (dopo che l’Amministrazione precedente lo aveva escluso) con tanto di presentazione farsa al palazzo dei congressi. Oppure l’infinito Parco Marittimo che tutto ha meno che il parco…

A volte le decisioni calate dall’alto vedono il completamento di tutto quanto è stato imposto dall’oggi al domani. Altre volte, invece, costringono a repentine marce indietro. Come è stato per l’improvviso spegnimento dell’illuminazione notturna in tutte le strade deciso perché costava troppo e frettolosamente annullato tre anni fa. Come è stato per il raddoppio del rigassificatore…

L’assessora competente ha appena ribadito che sarà il Mordani a dover cambiare sede, dando inizio al domino di chiusure e trasferimenti. Ma, ha aggiunto, che l’Amministrazione è pronta al dialogo… Su che cosa, di grazia? I Greci antichi chiamavano hybris la tracotanza, la presunzione, l’arroganza di chi si comportava come una divinità nei rapporti con le altre persone. È quello il malessere che affligge tipicamente i segretari provinciali del partito democratico che, rivestita la fascia tricolore da sindaco, credono di poter decidere a loro piacimento del destino della Città senza curarsi di cosa ne pensi la cittadinanza. I Greci andavano apposta a teatro per veder castigata l’arroganza del potere. Ci aspettiamo a breve che accada lo stesso con gli arroganti di casa nostra costretti a repentina retromarcia. E soprattutto che, almeno questa volta, la lezione serva a qualcosa e si arrendano alla necessità di amministrare attraverso il confronto con la popolazione.

[nell’immagine: il corteo per il Mordani di sabato scorso]

#RavennainComune #Ravenna #amministrazione #scuola

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Trasferimento scuola Mordani, Impellizzeri: “Soluzione migliore, la portiamo avanti con convinzione”

Fonte: Ravenna Web Tv del 20 ottobre 2025

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