FESTA CUBANA ALLA ROCCA

«Il 26 luglio 1953 un piccolo gruppo di guerriglieri comandati da Fidel Castro Ruz assalì la caserma Moncada a Santiago di Cuba.

L’anno precedente Fulgenzio Batista aveva attuato un colpo di stato PER impedire le elezioni che, probabilmente, avrebbero visto vincitori le forze di opposizione non gradite agli Stati Uniti d’America.

Cuba allora aveva circa 6 milioni di abitanti, la maggior parte era analfabeta e non aveva mai visto un medico perché non se lo poteva economicamente permettere. La maggior parte delle abitazioni erano tuguri senza elettricità e acqua, le condizioni di lavoro erano a livello di schiavitù.

L’avvocato Fidel Castro presentò una denuncia in cui si chiedeva l’arresto del dittatore Batista per aver violato la costituzione del 1940.

Non avendo ricevuta risposta decise di passare alla lotta armata e da qui l’assalto alla caserma Moncada.

5 anni, 5 mesi e 5 giorni dopo, l’esercito Ribelle entrò trionfante all’Avana comandato da Fidel Castro, Ernesto “Che” Guevara e Camilo Cienfuego.

Cuba ebbe così la possibilità di costruire una società diversa con al centro l’essere umano e i suoi diritti.

Dal 1962 Cuba, per le sue scelte socialiste, subisce l’embargo più lungo della storia».

 

Ci ricorda tutto questo il Circolo ravennate “Vilma Espin Guillois” dell’Associazione di Amicizia Italia Cuba. Ravenna in Comune è nata quasi 10 anni fa (tra pochi giorni festeggeremo il nostro compleanno) e la Repubblica Cubana è già nel 67esimo anno dalla vittoria della Rivoluzione. Con il circolo ravennate di Italia-Cuba, mentre eravamo in Consiglio Comunale, abbiamo realizzato molte iniziative assieme: iniziammo la consigliatura incontrando Alejda Guevara nel 2016 e la concludemmo nel 2021 facendo approvare un ordine del giorno per impegnare il Comune di Ravenna a chiedere la fine del “bloqueo”. E tante altre ne abbiamo realizzato dopo l’uscita di Ravenna in Comune da Palazzo Merlato. Tra queste ci piace ricordare l’incontro con i medici cubani che stanno aiutando la sanità calabrese in un confronto tra due diversi sistemi sanitari il 27 novembre 2024: “Dialogo tra due sanità”. In quell’occasione erano stati messi in rilievo i successi del sistema sanitario cubano: al momento della Rivoluzione, operavano non più di 3mila medici mentre oggi il servizio sanitario, completamente pubblico e gratuito, garantisce le prestazioni di un medico ogni 157 abitanti con una spesa annua per la sanità pari all’8,0% del Prodotto Interno Lordo nazionale dell’isola. Dati che andrebbero confrontati con quelli italiani dove il rapporto è quello di un medico ogni 410 persone e la spesa annua per la sanità nel 2023 è stata pari al 6,2% del Pil. Era stata però anche l’occasione per ricordare che il “bloqueo”, cioè l’embargo imposto dagli Stati Uniti, impedisce un’adeguata fornitura di materiale sanitario (e non solo, naturalmente) tramite le ordinarie transazioni commerciali. La rete di amicizia Italia-Cuba cerca di supplire parzialmente con l’invio delle indispensabili forniture dando un importante contributo a Cuba grazie all’attività di volontarie e volontari che associa.

Il prossimo 26 luglio, nell’anniversario dell’attacco alla caserma Moncada, è festa nazionale a Cuba. Il Circolo ravennate “Vilma Espin Guillois” organizza una serata di musica per festeggiare anche a Ravenna alla Rocca Brancaleone. Per partecipare alla cena si raccomanda di prenotare entro il 23 luglio. È un’imperdibile occasione per solidarizzare con il popolo cubano.

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