
I ripetuti attacchi che negli ultimi tempi stanno colpendo il centro sociale Spartaco di Ravenna cominciano a disegnare un quadro a tinte fosche e gravemente preoccupanti. Ricapitoliamoli per chiarezza:
– 12 maggio: incendio di un bagno,
– 19 giugno: incendio nel giardino retrostante,
– 8 luglio: incendio della sala ex biblioteca.
Per ognuno di questi episodi si è registrato il dolo e, anche se sono stati incendi piuttosto contenuti, hanno procurato danni alla struttura e ai mobili, nonché tante preoccupazioni perché potevano causare danni molto più rilevanti.
La polizia, sempre intervenuta, mantiene il riserbo sulle indagini ma le persone che vivono lo spazio e l’assemblea di gestione hanno ormai inquadrato bene gli autori di questi gesti e nel comunicato emesso dal centro sociale vengono definite “persone che nulla hanno a che fare con il collettivo”. Tuttavia alcuni organi di stampa e gli esponenti politici della destra locale lasciano intendere che questi attacchi vengono compiuti da persone che fanno parte del centro sociale o che comunque lo frequentano attivamente, come se si trattasse di regolamenti di conti o litigi interni.
Queste prese di posizione politiche unite all’atteggiamento delle forze dell’ordine verso gli autori degli incendi (difficile da comprendere per chi ricorda che in tempi neanche troppo lontani fioccavano multe da 44mila euro per chi si azzardava a sorseggiare una birra al centro sociale), sembrano condurre verso un orizzonte di criminalizzazione generale per lo spazio e le persone che lo frequentano.
Il centro sociale Spartaco di Ravenna rappresenta invece una nicchia da difendere, un habitat di libertà e socialità che difficilmente potrà ripetersi qualora si perdesse. E la solidarietà delle persone che negli anni lo hanno attraversato dimostra tale valore, partecipando in questi giorni ai lavori di pulizia e restauro o esprimendo messaggi di vicinanza da parte di chi si trova lontano.
Anche Ravenna in Comune è vicina e solidale con il centro sociale e chiede con insistenza che lo Spartaco rimanga al suo posto e torni ancora più forte di prima. Invitiamo pertanto tutte le persone che vogliono sostenere la sua causa ad avvicinarsi al centro sociale e a portare il proprio contributo in questo momento non facile.
Inoltre ci uniamo all’appello formulato da Potere al Popolo per “l’immediata convocazione da parte dell’Amministrazione comunale di un tavolo per discutere di nuovi spazi sociali e pubblici in città e nel forese-dormitorio dove la carenza è ancor più sentita”.
[nell’immagine: Spartaco dopo l’8 luglio 2025]
#Ravenna #RavennainComune #Spartaco
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Ravenna, nuovo incendio al centro sociale Spartaco
Fonte: Corriere Romagna dell’8 luglio 2025
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Comunicato incendio Spartaco
luglio 2025
Come forse molt* di voi avranno già saputo dai giornali locali o dal passaparola, nella notte tra l’8 e il 9 luglio il CSA Spartaco è stato danneggiato da un ennesimo incendio.
Il fuoco questa volta è stato appiccato nel locale della biblioteca, affacciato direttamente sulla strada principale.
Negli ultimi mesi l’assemblea di gestione si è trovata a fronteggiare innumerevoli atti vandalici e danneggiamenti, principalmente causati dai tentativi praticamente quotidiani di entrare nello spazio da parte di diverse persone che nulla hanno a che fare con il collettivo.
Non ci interessa individuare le responsabilità individuali e le dinamiche interpersonali che hanno portato qualcuno a voler appiccare il fuoco, ma ribadire, come già fatto nei mesi passati a seguito di altri eventi analoghi, che la gestione di questa realtà deve essere una presa in carico collettiva.
Spartaco è uno degli ultimi spazi sociali rimasti in Romagna, una delle poche realtà ancora libere dall’intrattenimento consumista della riviera e dei centri storici gentrificati. Un luogo nato dalla necessità di creare un’alternativa dal basso alle attività commerciali dell’intrattenimento e dell’aggregazione, in sintesi un patrimonio sociale e una eredità politica per poter sperimentare modi diversi di organizzarsi, incontrarsi e intrattenere.
Spartaco è uno spazio politico, antifascista e antisessista, una realtà nella quale le relazioni passano attraverso la libertà e l’autodeterminazione di tutt*. Per questo rifiutiamo la narrazione colpevolizzante e ghettizzante del degrado e dell’emergenza securitaria. Crediamo che saranno le energie delle persone che credono in questo progetto a dover dimostrare che ci siamo e che siamo ancora dispost* ad impegnarci e continuare a rendere vivi ed ospitali questi muri.
Per questo abbiamo e avremo bisogno dell’aiuto di tutt*. A chi crede nel valore degli spazi autogestiti chiediamo di esserci. Non solo nell’immediato per le indispensabili opere di pulitura e ricostruzione ma anche nella progettualità futura. Chiediamo aiuto per creare continuità, presenza e creatività. In una parola, autogestione.
CSA Spartaco Ravenna
