Ad 80 anni dalla Liberazione Ravenna in Comune ricorda che senza Resistenza non ci poteva essere Liberazione. Senza Resistenza non avremmo avuto la Repubblica. Senza Resistenza non ci sarebbe stata Costituzione. Senza Resistenza l’Italia sarebbe stata peggio di come è adesso. Ricordare la Liberazione è ricordare che è di nuovo tempo di resistere alla rifascistizzazione del nostro Paese. Resistere, resistere, resistere!
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Piero Calamandrei
[nell’immagine: parata delle partigiane e dei partigiani per le vie di Ravenna il giorno della smobilitazione della 28esima Brigata Garibaldi “Mario Gordini” il 20 maggio 1945]