COLONIA RAVENNA

Il Coordinamento ravennate della Campagna per il Clima – Fuori dal Fossile ha organizzato la presentazione del libro di Giorgio Santoriello, attivista dell’Associazione Cova Contro, “Colonia Basilicata” come tappa di avvicinamento alla manifestazione nazionale di sabato 11 marzo, a Piombino, “Per uscire dalla schiavitù dal fossile”, in contrasto al progetto di Italia Hub del gas e di rigassificazione a tutto spiano. Ravenna in Comune, come noto, condivide la promozione delle energie rinnovabili e la lotta contro le politiche estrattiviste. Pubblichiamo pertanto quanto ricevuto dall’organizzazione dell’evento di domani, venerdì 17 febbraio, alle ore 17.30, presso la sala Ragazzini, in Largo Firenze, a Ravenna, invitando a partecipare.

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Succede in Basilicata. Ma anche un po’ a Ravenna

In Basilicata, Regione con poco più di 500.000 abitanti, ha avuto uno sviluppo poderoso l’industria degli idrocarburi, principalmente con ENI e Total. L’estrazione di petrolio produce ricchezza principalmente per le industrie petrolifere tanto che l’attivista lucano Giorgio Santoriello ha sintetizzato la questione già nel titolo del libro di cui è autore: “Colonia Basilicata”. Tutto è subordinato all’industria degli idrocarburi e ai tanto declamati vantaggi economici per il territorio quanto effettivamente inconsistenti fin quando non si scopre di pesantissimi inquinamenti che segnano una Regione caratterizzata in larga parte da una economia agricola e pastorale.

Un sistema coloniale che distribuisce soldi sul territorio per ottenere consenso. E la strategia sembra avere avuto successo se chi mette in discussione questo modello viene prontamente o cooptato o isolato.
In Basilicata i soldi delle royalties si spendono in sagre, eventi, fondazioni, clientele, statue, premi al personale, mostre, incentivi alla natalità e supporto allo studio. A Ravenna abbiamo le compensazioni ENI e vanno a finanziare ripascimenti delle spiagge, ricalibrature di scogliere, realizzazioni, sopraelevazioni e ripristino di argini. In diversi casi sono soldi che non lasciano nulla sul territorio come per la passerella che nel 2019 si proponeva di fare ammirare il mare nella riserva naturale di Foce Bevano e resa inutilizzabile da una delle recenti mareggiate distruttive. Qualcuno dovrebbe chiedersi quale senso abbia sostenere l’economia degli idrocarburi quando induce quei fenomeni climatici come l’innalzamento del mare per noi così preoccupanti.

Noi lucani – scrive Giorgio Santoriello nel suo libro – abbiamo sbranato le nostre risorse per mero interesse economico, anche minimo, anche nullo (come la card idrocarburi per i patentati lucani che hanno mostrato la propria ignorante miseria), senza pensare quale fosse il costo sociale delle elemosina che tanto ci faceva sognare. […] le compensazioni ed i “regali” del petrolio noi li paghiamo ogni giorno, firmando una cambiale in bianco anche sulle generazioni successive ma questa filosofia al lucano medio non piace, se la riflessione porta ad avere meno soldi nell’immediato allora diventa subito una fregatura, lui che si sente furbo e fortunato se a fine anno nella card idrocarburi gli caricavano 100 euro.”

E noi ravennati?

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Il libro “Colonia Basilicata” sarà presentato
VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2023  alle ORE 17:30
presso la SALA RAGAZZINI in LARGO FIRENZE
RAVENNA

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