GNL: IL CORAGGIO DI NON PIEGARSI

Conosciamo il “no” di Piombino. Una comunità coesa ha respinto al mittente, il Governo, l’imposizione di un rigassificatore. Ne abbiamo dato notizia praticamente in diretta: il 1° luglio il Consiglio Comunale piombinese ha approvato all’unanimità una mozione per negare l’autorizzazione a SNAM. Da Rifondazione a Fratelli d’Italia, senza eccezioni, nonostante le pressioni che su alcuni partiti arrivavano da fuori città. E nonostante la presenza in Consiglio del Commissario Giani che un apposito decreto di Draghi ha designato a condurre il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione. Una comunità che non si fa truffare dalla balla per cui qualcuno si dovrebbe sacrificare per il superiore bene della nazione. Non c’è nessun beneficio per l’Italia dall’operazione rigassificatori, solo vantaggi nel breve periodo per pochi affaristi e danni ai piombinesi e agli italiani per il grande rischio industriale (tipo Seveso) e per la pietra tombale con cui si seppellisce il passaggio alle energie rinnovabili. Nessun nuovo rigassificatore sarà operativo per il prossimo inverno. Si tratta invece di un’operazione di lungo e lunghissimo periodo che intende vincolare per sempre al fossile la produzione energetica italiana. Cambiamenti climatici permettendo, ovviamente.

Oggi cominciamo ad occuparci anche degli altri “no” che investono il GNL. Il Comune di Brindisi, ad esempio, ha espresso il suo “no” sia ad un rigassificatore off-shore che ad un deposito on-shore. Lo stesso ha fatto il Comune di Napoli, supportato anche dalla locale Autorità Portuale, rispetto a quest’ultima ipotesi del deposito. E “no” viene anche da Taranto rispetto all’ipotesi del rigassificatore. Altri due “no” riguardano altrettanti rigassificatori ipotizzati a Porto Empedocle (Agrigento) e a Gioia Tauro. E “no” anche da Trieste sia per l’ipotesi on-shore che off-shore di un impianto di rigassificazione. E ancora “no” ad una nave FSRU da parte del Comune di Portoscuso in Sardegna.

Ravenna, che già deve convivere a pochi passi dalla città con la maggior parte dei 26 impianti comunali a grande rischio di incidente industriale di tipo Seveso, invece, è stata candidata “manu militari” a doversene accollare un 27esimo. Un rigassificatore, appunto, dopo che anche il 26esimo è un deposito (anzi due) di GNL. A proposito, vale la pena di ricordare che Ravenna in Comune è stata l’unica a dire no al deposito davanti a Marina di Ravenna. A dar retta alla stampa in mano ai grandi gruppi industriali, i ravennati dovrebbero sentirsi “orgogliosi” che qualcuno li privi della possibilità di decidere autonomamente. Panorama, un paio di mesi fa, subito prima della nomina di Bonaccini a commissario, arrivava a dire che “l’unico che il rigassificatore lo vuole è il sindaco di Ravenna Michele de Pascale”. E tirava di conseguenza le somme: “dovrebbero nominare il sindaco di Ravenna commissario unico per l’energia”.

Altri giornali, più recentemente, lodavano Ravenna e denigravano gli altri territori, Piombino in testa. Ravenna in Comune ha più volte dichiarato che il Sindaco non ha nessuna rappresentanza per esprimersi a favore di un rigassificatore ravennate. Ravenna aveva già detto “no” nel 2008 e il ribaltamento della decisione non era nel suo programma elettorale. Il futuro del nostro territorio non è legato ad un rigassificatore. Non ne beneficerebbe nemmeno quel settore oil & gas in sofferenza in attesa da troppo tempo di investimenti per una riconversione. Nemmeno il futuro dell’Italia beneficerebbe dalla rigassificazione del gas fornito dagli americani. Loro e quanti sono legati ai loro interessi sarebbero i veri vincitori. Ravenna in Comune è a fianco del movimento di cittadine e cittadini che pretende l’immediata transizione alle rinnovabili ed il blocco “senza se e senza ma” di altre iniziative sul GNL. C’è chi ha coraggio di dire no. Prendiamo esempio dalle loro buone pratiche e impediamo ai poteri forti e a chi li riverisce di rovinarci per sempre.

#RavennainComune #Ravenna #gas #gnl #rigassificatore #rinnovabili

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Gas, deposito al Porto di Napoli, nuovo no dell’Autorità: «Residenti in pericolo»

Fonte: Il Mattino del 9 luglio 2022

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Bonaccini: “Il rigassificatore? A Piombino litigano, a Ravenna c’è concordia”

Fonte: Corriere Romagna del 4 luglio 2022

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