SCIOPERO IN MARCEGAGLIA: NON SI SCAMBIA IL REDDITO CON LA SICUREZZA

Oggi è sciopero nello stabilimento Marcegaglia di Ravenna (ma anche a Forlì è stato indetto lo stato di agitazione). Non casualmente lo sciopero si svolge proprio dopo la celebrazione di una festa dei lavoratori sotto il segno della sicurezza che manca. Lo sciopero è stato proclamato dopo l’ennesimo episodio che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime se sotto la pinza precipitata vi fosse stato un lavoratore. Come Ravenna in Comune avevamo già lanciato l’allarme, che continua a non venire raccolto dalle istituzioni nonostante dalla stampa risulti sia già la quarta volta che lo stesso tipo di evento si ripete. Avevamo chiesto al Sindaco di non limitarsi all’accoglienza col tappeto rosso dei fratelli imprenditori, eredi della fortuna di Steno Marcegaglia, quando passano per Ravenna e di farsi invece portavoce presso il Prefetto perché vengano immediatamente avviati controlli mirati proprio sullo stabilimento ravennate del colosso dell’acciaio. Non abbiamo avuto risposta.

Il padrone non ha aspettato nemmeno che finisse il 2021 per congratularsi con se stesso per gli enormi profitti intascati. «Il 2021 chiude a 7,3 miliardi di fatturato, oltre il 50% in più rispetto al 2020 e anche al 2019, con un 10% di incremento della produzione e delle spedizioni» ha gongolato Antonio Marcegaglia lo scorso 27 dicembre, «Risultati storici, i migliori di sempre». Decisamente minor celerità è stata data agli indispensabili provvedimenti per la messa in sicurezza, evidentemente, se dal Sindacato si ribatte che: «Da una azienda leader come Marcegaglia pretendiamo e ci aspettiamo investimenti e controlli mirati sulla sicurezza dei carriponte, sul piano tecnologico, organizzativo e formativo, ed un organico adeguato alle reali esigenze di manutenzione degli stessi».

Se sotto quelle quattro pinze precipitate in meno di 12 mesi non è rimasto ferito nessun lavoratore, il 15 luglio 2021, invece, Bujar Hysa, di 63 anni è morto schiacciato nella stessa Marcegaglia. Per questo Ravenna in Comune si era subito detta d’accordo con il nuovo Prefetto: «Bisogna mettere a fattor comune i dati relativi agli infortuni, consentendo di indirizzare le azioni di vigilanza e controllo verso i settori che presentano le problematicità più accentuate». Cominciamo da Marcegaglia e facciamo partire subito l’Osservatorio che ci siamo conquistati con dura lotta nella scorsa consigliatura. Lo ha ricordato il nostro ex consigliere Massimo Manzoli in una intervista uscita ieri sul Corriere Romagna [Manzoli (RiC): «La legalità necessaria per la sicurezza. Per questo vigiliamo ancora» di Chiara Bissi]. Ne riportiamo uno stralcio:

«Credo che la priorità per il mondo della politica, delle associazioni datoriali, delle aziende e dei sindacati sia garantire alle persone la possibilità dopo una giornata di lavoro di tornare a casa vive. Nel 2021 abbiamo avuto 5 infortuni mortali, e si moltiplicano gli allarmi da parte dei lavoratori. Un’azienda che non mette la legalità al primo posto non metterà mai la sicurezza al primo posto. E questo è un rischio per chi lavora. Non esiste una formula perfetta ma la politica deve dare impulso a un cambio di passo e la soluzione va trovata insieme a tutte le parti che compongono il mondo del lavoro a partire dai controlli. Come ha fatto il comune di Reggio Emilia con lo sportello legalità e giustizia che affronta il tema delle illegalità nel proprio territorio, mettendo risorse e investendo nella sicurezza dei propri cittadini. Noi immaginavamo un osservatorio gestito dal Comune con un dirigente preposto a fronte di un investimento che avrebbe ripagato in termini di sicurezza dei cittadini. Si fece la scelta di farlo nascere in seno alla prefettura, ma a oggi non ha dato i risultati sperati. In mano al nuovo prefetto ha ampi margini di miglioramento, per diventare un luogo di analisi e controllo sistematici e uno strumento operativo».

Senza lotta nulla verrà modificato ed i profitti del padrone verranno sempre prima dell’interesse di chi lavora a non barattare un reddito con la propria sicurezza. Ravenna in Comune è solidale come sempre con le lavoratrici e i lavoratori in sciopero per i propri diritti.

[nella foto: immagini della “pioggia” di pesantissime pinze precipitate alla Marcegaglia di Ravenna]

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Marcegaglia: 8 ore di sciopero il 2 maggio. i sindacati chiedono sicurezza sul lavoro

Fonte: RavennaWebTv del 29 aprile 2022

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Manzoli (RiC): «La legalità necessaria per la sicurezza. Per questo vigiliamo ancora

Fonte: Corriere Romagna del 1° maggio 2022

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