MORIRE PER UNA CADUTA SUL LAVORO NON DEVE DIVENTARE NORMALE. ORA BASTA!

Leggiamo sulla stampa che: «Dopo le proteste di Ravenna in Comune e della Cgil in merito alla morte di Vasile Burcut, l’operaio di 52 anni precipitato da un’impalcatura in un cantiere edile di via Carso, avvenuta venerdì scorso ma venuta allo scoperto solo domenica sera, lo Slai Cobas ha indetto un presidio davanti allo stesso cantiere, previsto per sabato 12 febbraio alle ore 16, al quale ha invitato sindacati di base, lavoratori, studenti e tutti coloro che vogliono manifestare contro le morti sul lavoro».

Ravenna in Comune accoglie l’invito. Invitiamo a nostra volta tutte le persone che si riconoscono nei nostri valori, portati avanti in cinque anni di consigliatura comunale e ora sul territorio, a esprimere analoga solidarietà alle lavoratrici e i lavoratori dell’edilizia. Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio indipendente di Bologna, ogni giorno 3 persone muoiono di lavoro in Italia. Le lavoratrici e i lavoratori dell’edilizia nel 2021 hanno rappresentato il 15% delle vittime. Come abbiamo scritto pochi giorni fa, la ripartenza del settore dovuto agli incentivi dello Stato, ha ulteriormente aggravato una situazione già critica. Anche da noi, del resto, sono state accertate truffe per svariati milioni di euro. L’ultima indagine romagnola ha scoperto un giro di quasi mezzo miliardo incentrato su 100 società create ad hoc per ottenere bonus locazioni, per le ristrutturazioni con miglioramenti sismici ed energetici e i cosiddetti bonus facciate. E dove c’è illegalità anche la sicurezza latita.

L’Ispettorato Nazionale ha certificato che i lavoratori irregolari sono cresciuti del 12% tra il 2020 il 2021. Sono stati scoperti 2.518 operai totalmente abusivi nel 2021 su 7.674 irregolari. Al posto di lavoratori regolarmente formati e assicurati, gli ispettori trovano autonomi assunti irregolarmente a cottimo, intermittenti, apprendisti, tirocinanti, operai a progetto, in associazione, in partecipazione. Il boom delle ristrutturazioni, poi, ha reso introvabili i ponteggi ed ha gonfiato i prezzi. I costi di montaggio e noleggio sono passati da 13/15 euro fino a 40 euro al metro quadro per il primo mese di affitto. Una ragione in più per sbrigarsi e per non andare tanto per il sottile sulla regolarità delle strutture e sulla professionalità di chi le monta. Del resto è impossibile un controllo capillare sullo stato dei ponteggi: in tutta Italia l’Ispettorato del Lavoro ad oggi ha solo 239 ispettori tecnici da mandare sui cantieri. Non c’è da stupirsi dunque, se ai lavoratori che precipitano dall’alto si sono aggiunti pure ponteggi e impalcature (oltre ai lavoratori che vi sono sopra). Impossibile tenere sotto controllo, poi, la lunga catena di subappalti; inoltre nei piccoli cantieri non sempre c’è un capo cantiere o il responsabile della sicurezza, e quando ci sono corrono da un cantiere all’altro.

E Ravenna? Lo scorso giugno l’Ispettorato ci scriveva così: «Ad oggi il personale ispettivo (che a Ravenna conta solo 13 ispettori di cui una unità di personale ispettivo tecnico) è comandato ad evadere migliaia di denunce che hanno riguardo, lavoro nero, appalti fittizi, sicurezza sul lavoro nella cantieristica edile, controlli sui presidi anti Covid. Nel 2020 nel segmento della cantieristica edile è stato rilevato il 78% di irregolarità». È dunque importantissimo che il lavoro di ispezione, non potendo essere capillare, sia il più possibile mirato, diretto verso le situazioni dove è più alto il rischio di irregolarità e, di riflesso, di insicurezza sui luoghi di lavoro. Ravenna in Comune anche per questo non si stanca di chiedere l’intervento del Sindaco per rivitalizzare l’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza sul lavoro che proprio noi abbiamo voluto e ottenuto nella scorsa Consigliatura. Il Sindacato è d’accordo con noi. Ha detto Marinella Melandri, segretaria della Camera del Lavoro di Ravenna subito dopo aver saputo della morte di Vasile: «L’Osservatorio non ha le caratteristiche di operatività che auspicavamo, se non fare il punto sugli interventi necessari, a partire dalla scarsità di controlli. Serve solo se i soggetti gli riconoscono una funzione. Ad oggi non è così. Si riunisce su convocazione del prefetto ma con queste modalità non incide sul fenomeno». Ravenna in Comune torna a chiedere al Sindaco di dimostrare di riconoscere una funzione all’Osservatorio che vada oltre la riunione per piangersi addosso e lo trasferisca in Comune rendendolo operativo ed efficace. Perché non vogliamo ritornare a parlarne dopo un’altra morte sul lavoro. Ora basta!

[nell’immagine: il cantiere dove è morto Vasile]

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Cade dall’impalcatura e muore: un presidio al cantiere per protestare contro le morti sul lavoro

Fonte: RavennaToday dell’8 febbraio 2022

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Superbonus 110%: irregolari 91 cantieri su 100

Fonte: Corriere della Sera del 7 febbraio 2022

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I Sindacati: Non si può parlare di fatalità. Nuove polemiche sull’Osservatorio

Fonte: Corriere Romagna dell’8 febbraio 2022

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