AMBIENTE LAVORO E SALUTE: RAVENNA IN COMUNE ADERISCE AL PRESIDIO IN DARSENA

Venerdì 17 settembre, dalle ore 11.30 alle ore 14.30 in via Antico Squero, nei pressi della sede dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centro settentrionale si terrà un presidio. È stato organizzato dal Collettivo Autonomo Ravennate, in collaborazione con Italia Nostra sezione di Ravenna, Friday for Future Ravenna, Potere al Popolo Lugo, Legambiente Ravenna Circolo Matelda e Potere al Popolo Ravenna. Tante sono le questioni che hanno reso necessario il presidio e che rientrano nel campo d’azione dell’Ente Porto. Si va dall’ambiente, alla salute, ai diritti dei lavoratori, ecc.

Solo come promemoria esemplificativo, poiché su ognuno di temi abbiamo scritto più volte, ricordiamo:

  • La Pialassa del Piombone, oggetto di progetto di presunta riqualificazione che si trascina da anni senza vedere la fine. È costato tantissimo ma invece di risolvere i problemi della zona parco li sta aumentando. Lungo il canale che la costeggia è sorto un vero e proprio cimitero delle navi abbandonate tra le quali spicca l’ormai famosa Berkan B. Se il presente appare nero, il futuro non lascia intravvedere alcun miglioramento. Salvo, forse, la riuscita di una iper costosa operazione di rimozione del relitto della Berkan B, dovuto più a pressioni di carattere giudiziario che di interesse alla salvaguardia dei luoghi.
  • Il nuovo Hub portuale, anch’esso in attesa da tanti anni. L’attesa, però, sarebbe stata per le indispensabili manutenzioni ai fondali e alle banchine, mancati da troppo tempo. Invece si è preferito dare la precedenza ad opere inutili, come la realizzazione di un chilometro di nuove banchine per un nuovo terminal portuale che nessun privato intende realizzare visto il sottoutilizzo di quello che già c’è. O dragaggi fino a profondità che non esistono nemmeno fuori dalle dighe. O la definitiva cementificazione di cento ettari di suolo nei pressi di Porto Fuori, con la scusa di realizzarvi delle inutili piattaforme logistiche, per seppellirvi dei fanghi che non si sa dove mettere. Eccetera. Ancora una volta è superiore l’interesse per l’appropriazione privata delle risorse pubbliche stanziate rispetto al trarne qualcosa di utile per la collettività, come un porto moderno e sostenibile.
  • Il lavoro portuale, che nonostante i protocolli firmati e rifirmati vede un accresciuto aumento dei rischi culminato nella duplice morte del 15 luglio scorso. A questo si aggiunge il deterioramento delle relazioni sindacali per il denunciato comportamento padronale della dirigenza dell’ente.

Come affermano gli organizzatori:

«Insomma, tantissimi argomenti su cui la politica locale, tranne rare eccezioni, si tiene in silenzio, dimenticando che l’ambiente è la nostra salute e che la resa di lavori fatti male o inutili è misera».

Tutto ciò è pienamente coerente con le nostre battaglie, svolte durante tutto questo mandato consigliare ed anche nell’anno che l’ha preceduto. Ricordiamo infatti che i nostri primi interventi contro le piastre logistiche li abbiamo promossi nel 2015, appena nati, prima ancora di presentarci alle elezioni dell’anno successivo. Ravenna in Comune aderisce perciò convintamente al presidio ed invita tutte le forze politiche che si presentano alle prossime elezioni a fare altrettanto. È tempo di dimostrare che le parole che si leggono in tanti programmi su ambiente salute e lavoro significano qualcosa e non sono solo propaganda destinata ad essere scordata all’uscita dalle urne.

#RavennainComune #Ravenna #Porto #AutoritàPortuale #amministrative2021

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Ambiente, lavoro e salute: presidio presso l’Autorità Portuale di Ravenna il 17 settembre

Fonte: Ravenna Web Tv dell’11 settembre 2021 

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