FOSSO GHIAIA: IL FORESE SENZA SERVIZI

Abbiamo più volte ricapitolato i foresi lasciati in stato di abbandono da parte dell’attuale Amministrazione. Abbiamo toccato, tra gli altri, Coccolia e Ghibullo, Ragone e Longana, Savio e Mezzano, Grattacoppa e Marina di Ravenna, Porto Fuori e Camerlona, Ponte Nuovo e San Michele, Classe e Roncalceci, solo per ricordarne qualcuno, cercando di proporre soluzioni e miglioramenti. Quelli che avevamo in mente già quando scrivevamo il nostro programma elettorale. Come noto Ravenna in Comune è all’opposizione e pertanto non ha potuto mettere in realizzazione il proprio programma. Abbiamo però provato (e stiamo continuando) a sviluppare azioni specifiche a favore di singoli territori. Nei limiti rappresentati dal non avere una maggioranza autonoma per farle approvare dal Consiglio Comunale. Chi amministra il Comune, invece, secondo noi, sta continuando a trascurare campagna e lidi. Salvo ricordarsene, puntualmente, anche questa volta, con l’approssimarsi della scadenza elettorale. Nei territori, d’altra parte, il malumore è sempre più percepibile.

Oggi prendiamo l’occasione di un articolo di Marco Beneventi uscito qualche giorno fa su Il Resto del Carlino su Fosso Ghiaia (“Fosso Ghiaia e i suoi vecchi problemi irrisolti”, 19 luglio 2021).

Di seguito qualche stralcio:

«Trascorre il tempo ma restano i nodi infrastrutturali di Fosso Ghiaia, quartiere della periferia sud di Ravenna, con la quale è collegata esclusivamente attraverso la strada statale 16 Adriatica/via Romea Sud o, parlando di servizi pubblici, con le sporadiche corse suburbane dell’autobus, più frequenti solamente nel periodo estivo. Da anni viene richiesto dai residenti un collegamento ciclabile parallelo alla strada statale in modo da mettere in collegamento la zona con le due confinanti frazioni cittadine di Classe e Mirabilandia, ma il progetto viene sempre rimandato. Vista l’elevata mole incessante di traffico e per le dimensioni della carreggiata l’Adriatica, che divide a metà il quartiere, è un’arteria stradale ad elevata pericolosità, in più in direzione nord si trasforma in tangenziale quindi con regole che impediscono ad alcuni veicoli di transitare.

Ma in un quartiere praticamente privo di servizi […] non mancano le problematiche, in particolare nel parco Primo Maggio. Sono molti, infatti, i tavoli in legno inutilizzabili o danneggiati e la seicentesca chiesa di San Sebastiano resta ancora in stallo per una diatriba assicurativa. Attualmente la recinzione da cantiere che la circonda è stata in parte danneggiata e la piccola cappella, ormai in stato di abbandono, è diventata meta di intrusioni e necessita di nuovi restauri. Inoltre il parco è stato privato del ‘percorso vita’, eliminato piuttosto che essere riportato a condizioni di sicurezza.

Altre carenze del quartiere riguardano la cura del sottopassaggio pedonale/ciclabile […] e il pessimo stato di alcuni tratti di fondo stradale».

[nelle immagini prese dall’articolo de Il Resto del Carlino: a sinistra, la seicentesca cappella intitolata a San Sebastiano in abbandono; a destra il sottopasso privo di manutenzioni]

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Fosso Ghiaia e i suoi vecchi problemi irrisolti

Fonte: Il Resto del Carlino del 19 luglio 2021

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