MARINA: UNA LOCALITÀ FERMA DA 10 ANNI

Dalla vicenda delle multe a chi apriva la porta del proprio camper si è arrivati alla deportazione in via del Marchesato. La “lungimiranza” dell’Amministrazione nell’estate della ripartenza turistica post-pandemica questa volta è riuscita a stupire perfino noi. Decisamente stringata la nota del Sindaco dopo che il caso era stato lasciato andare sufficientemente alla deriva da produrre danni in abbondanza. Danni sia sotto il profilo dell’immagine della località, ma anche di de Pascale nell’ultima estate pre-voto.

«Nel pomeriggio di oggi si è svolto un incontro sul tema della futura area camper di Marina di Ravenna, tra l’Amministrazione comunale – rappresentata dagli assessori e dai tecnici di riferimento dei settori Turismo, Lavori Pubblici e Urbanistica – e le realtà rappresentative del territorio di Marina di Ravenna, con componenti del consiglio territoriale, di Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Cna, Federalberghi e Cooperativa Spiagge, della pro loco e del comitato cittadino.

L’area camper sorgerà in via del Marchesato nella zona adiacente al centro ricerche marine e sarà dotata di 51 stalli di sosta (più altri 33 per le auto, dotati di ingresso autonomo e separati dai 51 posti camper). Il pagamento sarà gestito tramite parcometro. La sosta massima, sulla base del regolamento regionale sul ricettivo, sarà di 72 ore.

L’area sarà fornita dei servizi di scarico delle acque nere e carico delle acque bianche e illuminata attraverso sette pali con doppio corpo illuminante.

I soggetti consultati hanno espresso parere favorevole, pur in alcuni casi proponendo osservazioni e suggerimenti, dei quali l’Amministrazione comunale terrà conto dopo aver valutato gli esiti della fruizione dell’area in questa prima stagione sperimentale, con l’obiettivo di predisporre nuovi servizi e migliorare ulteriormente l’offerta di spazi».

Pronta la smentita del comitato cittadino riportata dal Corriere Romagna: «Molte critiche sono arrivate dal Comitato cittadino del paese. Stefano Gardini, il presidente, le riassume così sulla pagina Fb dello stesso: “Io ho espresso le mie critiche e mai un assenso al progetto, che continuo a ritenere improvvisato in poche ore con il solo scopo di dare una risposta a istanze pluridecennali che hanno generato polemiche nelle ultime settimane. Non lo ritengo un buon metodo”. Aggiunge Gardini: “Non voglio essere cattivo profeta, ma sarà poco frequentato e molto criticato dai camperisti e non farà altro che affossare ulteriormente l’immagine di Marina. Sarei il primo ad essere felice per il successo della soluzione, ma non ci credo”».

Continua il Corriere Romagna: «Via del Marchesato è lontana dal mare ma anche dai servizi del paese (ristoranti, negozi, supermercati) che sono fondamentali per i camperisti. Basta dare uno sguardo ai siti specializzati e ai relativi forum per scoprire che i camperisti apprezzavano la sosta in zona Marinara (ora vietata dal regolamento di polizia urbana), anche se non attrezzata nello specifico per loro, proprio per la vicinanza al resto del paese. Tanto che il voto che le viene dato è superiore a quello di altre aree dedicate sul litorale». Già solo che il parcheggio in zona Marinara era malvisto proprio da Marinara…

Quella dei camper è solo l’ultima delle ****** pestate a Marina di Ravenna dal “nostro” Sindaco. Ne abbiamo parlato per l’ennesima volta recentemente (Lidi lasciati soli: Marina di Ravenna, 28 maggio 2021) enumerando i tanti problemi e le poche realizzazioni. Più che altro non richieste dalla cittadinanza. Pensiamo all’autorizzazione in deroga della costruzione di due nuovi enormi depositi di gas al di là del canale, proprio di fronte alle scuole di Marina di Ravenna. A proposito: Ravenna in Comune è stata l’unica a votare contro in Consiglio Comunale.

Riportiamo di seguito un articolo di Alessandro Montanari per il Corriere Romagna del 15 giugno dal titolo evocativo: una località ferma da 10 anni… Come Ravenna in Comune concordiamo interamente con quanto scritto dal giornalista.

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UNA LOCALITÀ FERMA DA 10 ANNI

 

Se la soluzione migliore per avere un’area camper a Marina di Ravenna fosse stata quella di piazzarli in via del Marchesato probabilmente del tema non si sarebbe parlato per trent’anni senza trovare idee valide. Per chi non la conoscesse, via del Marchesato è l’area del paese più lontana dalla spiaggia (servono almeno una ventina di minuti a piedi) ed è una strada che da un lato ha un’area industriale e dall’altro il campo sportivo, la pista d’atletica e il cimitero. D’estate è utilizzato come parcheggio. Perché mai un camperista, che si sposta con il suo alloggio, dovrebbe venire a Marina per passare le ferie in un posto del genere è un mistero. Facile prevedere cosa succederà: andrà altrove, facendo perdere villeggianti ad un paese che negli ultimi vent’anni non ha mai trovato alternative al turismo pendolare. Non pensiamo però di essere accusati di “benaltrismo” se diciamo che quello dei camper non è il primo problema di Marina. Spiace dirlo ma negli ultimi anni ben poco si è mosso: l’idea di un beach stadium è tramontata in fretta, la riqualificazione degli stradelli si è impelagata in una giungla di ricorsi. Ciò che non si è visto in questi anni, e su cui sarebbe bello conoscere le idee dei candidati sindaci in futuro, è capire in che modo si intendano affrontare quei nodi che dipendono anche da scelte dei privati ma su cui l’amministrazione dovrebbe dire qualcosa: che ne sarà dell’area ex Xenos ora che il progetto dell’hotel-grattacielo è tramontata? Perché non si è in grado di aprire un dialogo per il rilancio del Park Hotel, un albergo che in qualsiasi altro luogo turistico sarebbe il fiore all’occhiello e qui invece apre il primo luglio? Ancora: esiste una strategia per Marinara oppure l’ambizione del porto turistico (che peraltro in alcune zone non è ancora completato) era diventare ciò che è oggi? Dietro al centro civico, il cui auditorium è appena stato concesso a Marescotti, c’è degrado e un cantiere lasciato a metà attorno al quale cresce altissima l’erba. Tutto questo in zone centralissime che danno l’idea di un paese fermo in cui nessuno progetta nulla da un decennio. Esistono soluzioni per svegliare la bella addormentata dei lidi? Sarebbe bello conoscerle.

ALESSANDRO MONTANARI

Fonte: Corriere Romagna del 19 giugno 2021

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