IL FUTURO DI RAVENNA? UNA LUNGA FILA DI CAMION

“Ravenna, con lavori al porto 500 mezzi in più all’ora sulle strade”: questo l’articolo uscito sul Corriere di Romagna domenica a firma Alessandro Montanari. Ma, in realtà, sono molti di più. Da dove saltano fuori? «Con l’ampliamento delle aree della logistica portuale è previsto uno scenario in cui tra via Trieste, via Classicana e via Canale Molinetto circoleranno tra i mille e i 1.200 veicoli in più ogni ora. Per quanto riguarda i soli mezzi pesanti, si calcola che nelle ore di punta pomeridiane si arriverà a 450 camion in più in circolazione» scrive il giornalista. E ricorda che «via Canale Molinetto da strada senza rotatorie e con un traffico sostanzialmente di automobili tra Ravenna e Punta Marina, diventerà una strada a servizio del porto. Attualmente su questa infrastruttura passano 900 veicoli ogni ora; se ne aggiungeranno tra i 250 e i 300 (+33%). […] Anche la Classicana e via Trieste vedranno un aumento del traffico. In via Trieste attualmente circolano 960 veicoli all’ora, sulla tangenziale si arriva a mille. In entrambe queste strade si ipotizza un appesantimento ulteriore di 500 veicoli all’ora in più».

Anche il Resto del Carlino sabato ha puntato il dito sull’aumento del traffico commerciale, su via Baiona, però (“Crescerà il traffico lungo la Baiona. Si rischia il tutto esaurito” di Lorenzo Tazzari): «I terminal portuali che si trovano lungo l’asta della Baiona stanno andando bene e con i fondali anche più profondi non potranno che migliorare ancora. Da ottobre entrerà in funzione il deposito di Gnl: inizialmente saranno 3 o 4 autobotti al giorno che varcheranno il cancello di Depositi Italiani per fare il pieno e andare a rifornire le stazioni di servizio. Nel tempo, a pieno regime, si calcola che possano essere 60 al giorno».

E non è finita. Alle Bassette è prevista un’area a servizio dell’autotrasporto che verrà predisposta come parcheggio per circa 200 camion. Sorgerà dal riempimento del materiale estratto dal canale con la draga “ecologica” ha dichiarato Daniele Rossi, presidente dell’ente porto. E sempre Rossi ha calcolato in 150mila i viaggi di camion occorrenti solo per far partire i lavori del nuovo porto: svuotamento della cassa di colmata Nadep con il trasferimento del materiale nella cassa di colmata Trattaroli che a sua volta dovrà essere prima svuotata del materiale al suo interno e conferibile in cava.  

E poi c’è già ora un traffico commerciale consistente, naturalmente. Le cosiddette “autostrade del mare”, cioè i traghetti che trasportano camion, sono stati uno dei pochi traffici ad aver “tenuto” rispetto alla crisi in cui è sprofondato lo scalo lo scorso anno, limitando le “perdite” ad un -5% rispetto all’anno precedente, contro il -15% che ha interessato complessivamente il porto. Il bene che fa questo traffico al sistema Paese, però, non è controbilanciato a livello locale. Infatti tutti i camion sottratti alle strade del resto della penisola si concentrano in ingresso e uscita, inevitabilmente, su quelle di Ravenna: più o meno 40mila ogni anno i trailer imbarcati e sbarcati dai traghetti. E poi, continua il Resto del Carlino, «per quanto riguarda l’area industriale, la Bunge con la nuova produzione delle farine ha aumentato la necessità di far circolare i camion. La Marcegaglia lavora a pieno regime, il distretto chimico ha le sue esigenze».

«Il nuovo terminal crociere – come home port, dettaglio non indifferente – comporterà il transito di bus turistici, auto e taxi per trasferire i passeggeri dall’hotel alla nave oppure per accompagnarli nelle varie escursioni organizzate. Un carico di mezzi di cui bisogna programmare la gestione fin da ora» ricorda il giornalista. Già. Noi ce lo ricordiamo bene. Come Ravenna in Comune ci chiediamo se l’attuale Amministrazione de Pascale abbia iniziato a tenere conto di tutto quanto abbiamo scritto in questo articolo nella programmazione del prossimo futuro o aspetti che il traffico commerciale si sommi al flusso dei pendolari e del turismo, con i conseguenti ingorghi e inquinamento, per prenderne atto. Piacerebbe, in particolare, che quei famosi lavori ferroviari, più volte tirati fuori solo per far notizia, venissero effettivamente implementati. Finora abbiamo visto solo costruire un ponte che già c’era ed un sottopasso che pure già c’era. A quando il raddoppio del binario fino a Castel Bolognese, tanto per fare un esempio?

[nella foto: fila di camion in via Baiona all’ingresso dello stabilimento Marcegaglia]

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Ravenna, con lavori al porto 500 mezzi in più all’ora sulle strade

Fonte: Corriere Romagna del 30 maggio 2021

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Crescerà il traffico lungo la Baiona. “Si rischia il tutto esaurito”

Fonte: Il Resto del Carlino del 29 maggio 2021

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