ROSSI INSERISCE LA BERKAN NEL PROGETTONE HUB 2030

Tra i compiti di un consigliere comunale di una piccola lista ci può anche essere quello di fare informazione.
E continuo a farlo.
Dalla stampa oggi si comprende chiaramente il meccanismo per cui il presidente Rossi ha affermato con sicurezza che la Berkan-B sarà rimossa entro l’estate.
Cito l’articolo di Andrea Moizo:
“Nuovo colpo di scena nella telenovela Berkan B, il relitto il cui semiaffondamento e la mancata rimozione sono costati al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Daniele Rossi anche una richiesta di rinvio a giudizio (su cui si dovrebbe decidere a ottobre).
La risoluzione del problema sembrava essersi allontanata dopo che l’ente aveva revocato a fine gennaio l’assegnazione dei lavori di rimozione a un raggruppamento guidato dalla ravennate Micoperi, con cui si è conseguentemente aperto un contenzioso (la delibera di revoca imputava la causa del recesso all’impresa, che ha però a sua volta annunciato ricorso). Non solo, perché stando a Il Resto del Carlino, mai smentito, anche la Procura avrebbe aperto un (secondo) fascicolo intitolato alla Berkan, questa volta dedicato proprio all’appalto assegnato e poi revocato a Micoperi.
Ora però l’esecuzione dei lavori torna in calendario. Rossi infatti ha approvato venerdì scorso una delibera di variante al cosiddetto Progetto Hub, l’appalto per l’approfondimento dei fondali dei canali Candiano e Baiona e per il rifacimento di svariate banchine dello scalo, assegnato quasi un anno fa per 197,8 milioni di euro al raggruppamento costituito dal Consorzio Stabile Grandi Lavori e dalla belga Dredging International. Sarà quest’ultimo ad occuparsi anche della rimozione della Berkan B.
La delibera spiega che “dalle analisi di caratterizzazione svolte da ARPAE nel 2020 sui fondali della canaletta di avvicinamento e avamporto è emersa la necessità di elaborare una proposta, anche articolata su più alternative, volta a risolvere le problematiche evidenziate dai risultati stessi”. Date le sue caratteristiche geotecniche, infatti, “il materiale da scavare, se messo in sospensione in acqua, richiede volumi molto superiori alle previsioni ove porlo ad asciugare, rendendo così preferibile modalità di scavo con mezzi meccanici che richiedono tuttavia la possibilità di scaricare il materiale in vasche di essicamento poste a bordo banchina”.
Da qui la richiesta da parte del contraente generale “di aree di banchina ove porre vasche di essiccamento del materiale dragato” (relativamente a cui poco tempo fa Assoporti, presieduta allora da Rossi, ha proposto una modifica di legge per prolungare i tempi di deposito temporaneo dei fanghi di dragaggio) e l’individuazione, da parte dell’AdSP, della banchina interessata dalla presenza del relitto. Una proposta accolta da Consorzio Stabile e Dredging International, che hanno espresso interesse ad occuparsi direttamente della cosa alle condizioni previste dall’appalto Micoperi.”
Provo anche a tradurre: Rossi, cioè AP, ha già approvato variante al Progettone HUB 2030 accettando la richiesta del contraente di individuare aree di banchina in cui mettere vasche di essiccamento. Rossi, cioè AP, avrebbe quindi individuato nella banchina prospicente la Berkan B quella più adatta “a patto” che il contraente tolga dal mezzo la Berkan B in fretta.
Tutto questo giustificato da nuovi risultati di analisi di caratterizzazione ARPAE del 2020.
Cosa ne pensate?
 
Massimo Manzoli
capogruppo Ravenna in Comune
 
[nell’immagine: la nave prima dell’affondamento]
 
#RavennainComune #Ravenna #amministrative2021 #MassimoManzoli #porto #BerkanB
 
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Il relitto della Berkan B sarà rimosso entro l’estate. L’intervento rientrerà fra le opere dell’Hub Portuale Ravenna

Fonte: RavennaNotizie del 20 maggio 2021

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Ravenna, Rossi inserisce la Berkan nel progetto Hub. L’AdSP delibera una variante a seguito di risultati inattesi nella caratterizzazione dei fondali: il relitto sarà rimosso dall’appaltatore dell’opera di escavo e potenziamento portuale da 200 milioni di euro

Fonte: Ship2Shore del 18 maggio 2021

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