ANDI & CO.

“Per fare entrare i sogni bisogna aprire le porte” è la frase che campeggia sui manifesti della campagna che promuove l’iniziativa dell’Albo delle famiglie accoglienti, avviata ieri a Ravenna. Si tratta del primo esempio del genere in Italia ed è pensato come uno strumento per includere e sostenere sia minori che non attraverso la solidarietà individuale e delle famiglie verso chi vive fragilità e difficoltà. Nel comunicare l’apprezzamento di Ravenna in Comune per l’iniziativa, riportiamo di seguito il comunicato del Comune:

L’Albo delle famiglie accoglienti nasce nell’ambito del progetto Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) “Dalle esperienze al modello: l’accoglienza in famiglia come percorso di integrazione” di cui è capofila l’associazione Refugees Welcome Italia Onlus e partner il Comune di Ravenna con il servizio Immigrazione. Vede la collaborazione di tre servizi comunali: Immigrazione, Centro Famiglie e Servizi sociali, insieme ad enti del privato sociale (oltre a Refugees Welcome Italia, l’associazione di volontariato Agevolando e la cooperativa sociale Cidas) con i quali il Comune ha promosso e sottoscritto un protocollo di intesa. Le iscrizioni sono possibili da oggi, mercoledì 10 marzo, attraverso la piattaforma famiglieaccoglienti.comune.ra.it dalla quale è scaricabile l’avviso pubblico che descrive nel dettaglio le caratteristiche e gli obiettivi del progetto, i requisiti e le modalità di partecipazione.

L’Albo sarà composto da tre sezioni: Minori, al fine di promuovere lo strumento dell’affido familiare nelle sue differenti declinazioni (residenziale, diurno, sostegno familiare); Adulti (persone in condizioni di fragilità, studenti, neo-maggiorenni, rifugiati, titolari di protezione, anche usciti dal sistema di accoglienza, anziani, etc.) al fine di promuovere gli strumenti dell’ospitalità in famiglia e del mentore; Attivista, al fine di creare una rete di cittadini volontari a supporto delle azioni inerenti e complementari l’istituzione dell’Albo.

Per famiglie accoglienti si intendono infatti non solo quelle affidatarie (con minori in affido parentale o eteroparentale) ma anche chi dedica alcune ore della settimana ai figli di altri attraverso la forma del sostegno familiare diurno. Ancora, le famiglie accoglienti offrono aiuto anche a minori non accompagnati, come ad adulti, siano essi rifugiati, anziani o persone in difficoltà.

Altra figura è quella del mentore, che mette a disposizione tempo e capacità per aiutare chi ne ha bisogno nel proprio progetto di vita o in alcune attività.

Ci sarà anche la possibilità di diventare un attivista, partecipando all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione, facendo rete con le associazioni locali e facendosi portatore dei valori e dei messaggi dell’Albo. Più la rete si amplierà, più sarà possibile supportare i percorsi di autonomia delle persone o contrastare le solitudini. Dopo l’adesione degli interessati, seguiranno percorsi formativi specifici.

Le famiglie affidatarie o che svolgono attività di accoglienza in famiglia già in corso al momento dell’apertura delle iscrizioni all’Albo sono iscritte di diritto nell’albo delle famiglie previa informativa di servizio.

Sul territorio i minori accolti attraverso l’affido o il sostegno sono 98 (dato 2019 del Servizio sociale associato dei Comuni di Ravenna, Cervia, Russi), i minori stranieri non accompagnati accolti sono 40, i tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati attivi sono quattro, le persone accolte nell’ambito del progetto Fami “Dalle esperienze al modello: l’accoglienza in famiglia come percorso di integrazione”, sono cinque, mentre gli attivisti del progetto sono quindici. Per ulteriori informazioni: albofamiglieaccoglienti@comune.ra.it

[La campagna di sensibilizzazione si avvale di una serie di video realizzati dal regista Gerardo Lamattina insieme ad alcune delle famiglie accoglienti. In questo il protagonista è Andi]

 

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