LA TEMPESTA PERFETTA

Da tempo come Ravenna in Comune richiamiamo le istituzioni comunali all’attenzione rispetto al rischio che sul nostro territorio si sviluppi la cosiddetta tempesta perfetta. Mettiamo in fila, come promemoria, le principali criticità che incombono su lavoratori e cittadini:

  • Si approssima la fine del blocco dei licenziamenti e si profila il consistente rischio che una parte considerevole dei lavoratori oggi in cassa integrazione si trovino disoccupati. Secondo le stime del sindacato, riferisce il segretario della camera del lavoro ravennate, «risultano 5.343 i dipendenti in cassa integrazione in provincia di Ravenna, a cui va aggiunta tutta la “galassia” dell’artigianato, settore che segue regole diverse, in cui gli eventuali rinnovi vengono fatti in automatico e con report successivi».
  • Questi lavoratori vanno aggiunti a chi è già oggi senza lavoro. Il centro studi della CGIL stima che in «5.321 erano lavoratori precari a tempo determinato, che al termine del proprio contratto non si son visti proporre né rinnovi, né tanto meno trasformazioni in indeterminato, ma hanno perso il posto».
  • Ci sono poi i lavoratori privi di contratto in quanto da tempo scaduti quelli stipulati tra OO.SS. e organizzazioni padronali. Dei 10 milioni su tutta l’Italia sono molti a trovarsi in questa situazione nel ravennate, dai portuali ai metalmeccanici, agli alimentaristi, eccetera.
  • Il venir meno delle garanzie, il lavoro nero o comunque irregolare, rende più ricattabili i lavoratori e fa parallelamente aumentare il rischio sul fronte della sicurezza nel lavoro. C’è un 20% in più di mortalità sul lavoro registrata dall’INAIL tra gennaio e luglio di quest’anno rispetto al 2019 a dispetto del lockdown.
  • Il rischio sicurezza si estende a livello di incidenti rilevanti a causa della riduzione di investimenti in questo campo da parte dei gruppi industriali. Si tratta di un problema particolarmente importante proprio per Ravenna dove sono ben 25 gli stabilimenti a rischio “Seveso”, di cui solo 2 “sotto soglia”, per lo più concentrati tra porto e petrolchimico.

Come Ravenna in Comune ribadiamo la nostra disponibilità ad unire gli sforzi per sviluppare interventi che, per quanto di competenza comunale, prevengano la tempesta perfetta.

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Costantino Ricci (Cgil): “Oltre 5.300 posti di lavoro a rischio in provincia con la fine del blocco ai licenziamenti”

Fonte: RavennaNotizie del 16 ottobre 2020

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