L’EOLICO OFF-SHORE NON C’È ANCORA MA ALMENO SI COMINCIA A PARLARE DI VERA TRANSIZIONE ENERGETICA

In Consiglio Comunale sono state esaminate le domande che abbiamo presentato a seguito delle comunicazioni sui progetti da realizzarsi da parte di QINT’X e SAIPEM. Le ricordiamo.

Avevamo chiesto, relativamente al progetto che verte essenzialmente sull’eolico: La normativa vigente (art. 12 del Decreto 387 del 2003) prevede la possibilità di attuare questo tipo di impianti off-shore attraverso il rilascio di un’autorizzazione unica e di una concessione demaniale. Bernabini ha dichiarato alla stampa: «Abbiamo la concessione degli spazi marittimi che ci serviranno». L’assessore Baroncini ha a sua volta dichiarato: «Pensiamo che Regione e Ministeri (titolari delle procedure autorizzative necessarie) abbiano tutti gli elementi per una discussione di merito a cui non ci sottrarremo». Dunque il progetto ad oggi ha o non ha tutte le autorizzazioni/concessioni necessarie alla sua realizzazione? Come mai a differenza del Comune di Rimini (che sta esaminando il diverso progetto che dovrebbe sorgere al largo delle sue coste) il Comune di Ravenna non è stato coinvolto nella procedura? Oppure siamo ancora alla fase degli annunci?

L’assessore Cameliani ha risposto che ad oggi ci troviamo in una fase che ha definito “primordiale”, spiegando che è ancora in corso di preparazione il progetto preliminare e le aziende contano di riuscire ad avviare il procedimento avanti il Ministero Infrastrutture e Trasporti entro il corrente anno.

Avevamo poi chiesto: Oltre all’eolico l’annuncio fa riferimento anche al solare fotovoltaico galleggiante. Si tratta di pannelli galleggianti da ancorare a qualcosa in mezzo al mare perché restino sul posto. E qui viene in ballo il dubbio che lo scopo di questa parte di investimento sia quello di non smantellare le installazioni realizzate per pozzi già sfruttati con la scusa di ancorarvi i pannelli galleggianti facendo risparmiare ad ENI un bel po’ di soldi. Su questo il Comune è stato coinvolto? Il progetto del fotovoltaico galleggiante come sarà sviluppato? A cosa verranno ancorati i pannelli galleggianti? E’ confermato il completo smantellamento delle piattaforme vecchie in disuso o questo progetto è un modo per non realizzare il decommissioning delle piattaforme di fronte a Ravenna?

L’assessore ha chiarito che i pannelli saranno ancorati direttamente al fondale con modalità di facile rimozione (e quindi non interessando le piattaforme). Le infrastrutture esistenti, ossia parte di piattaforme e canalizzazioni sarebbero invece interessate da un ulteriore ipotesi progettuale relativa alla produzione di idrogeno. Fino alla presentazione del progetto non sarà però possibile sapere quante e quali delle piattaforme esistenti potrebbero essere coinvolte.

Il nostro consigliere si è dichiarato parzialmente soddisfatto: finalmente si parla di effettiva transizione energetica. Non si parla più di gas che vuol dire rimanere ancorati al fossile ma di progetti di dimensioni rilevanti e anche le parole e i numeri dell’assessore confermano quanto sia irrisorio il contributo del progetto di produzione energetica da moto ondoso, rispetto alle necessità e possibilità reali. Dopodiché le domande restano in parte in piedi fino all’esame di quanto sarà presentato. Abbiamo a questo proposito richiesto la convocazione di una commissione per l’esame del progetto non appena sarà presentato. Restiamo in attesa.

[L’immagine è tratta dal sito di AGNES, il progetto di QINT’X, e SAIPEM]

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Parco eolico offshore al largo di Ravenna: entro l’anno partirà l’iter

Fonte: RavennaToday del 29 settembre 2020 L’interrogazione di Ravenna in Comune sull’eolico

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